Roma - L’Italia deve uscire dalla Ue? "No, no. Maroni era arrabbiato". Così Umberto Bossi risponde ai giornalisti a Montecitorio e aggiunge: "Sono cose che passano in una notte". Che cosa dovrebbe fare l’Europa? "L’Europa - risponde il leader della Lega - dovrebbe fare un sacco di cose e invece non fa niente. Dovrebbe fare quello che stiamo facendo noi, mandare le navi a pattugliare". E sull'ondata migratoria in arrivo dal Nord Africa il leader del Carroccio è perentorio: "Dobbiamo mandarli a casa tutti. "Sì", l'Ue è un problema - ammette il ministro delle Riforme - ma "noi andiamo avanti per la nostra strada, come abbiamo sempre fatto".
Frattini: sull'Ue nervi saldi Sull’Europa "bisogna avere nervi saldi". Dopo il muro contro muro di ieri a Lussemburgo, il ministro degli Esteri Franco Frattini chiede a tutti quanti di abbassare i toni al fine di trovare un accordo sull'emergenza immigrati. Il titolare della Farnesina sottolinea che per l’Italia l’Unione europea è "una straordinaria opportunità".
Frattini prova a spegnere le polemiche Il titolare della Farnesina getta acqua sul fuoco bruciato ieri pomeriggio a Lussemburgo. E prova a ricucire il dialogo dopo che il ministro dell'Interno ha lasciato il vertice chiedendosi se fosse ancora utile rimanere nell'Unione europea. Posizione troppo dura anche per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che ieri sera ha subito sentito al telefono Barroso. "Senza l’Europa l’Italia sarebbe troppo piccola", ha osservato Frattini arrivando in Lussemburgo per il Consiglio esteri della Ue e intervenendo sulla questione sollevata ieri dal titolare del Viminale. "Avanti nell’Europa - ha assicurato Frattini - facendo valere un ruolo europeo che purtroppo non c’è stato". Il ministro fa sapere di condividere le parole espresse ieri dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Io sono un convinto europeista - ha continuato Frattini - non si deve scherzare con l’Europa, ma neppure con gli interessi dell’Italia".
Le critiche dela Vaticano alla Ue Forte delusione verso il comportamento dell’Europa rispetto alla questione immigrati è stata espressa oggi dal Segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone a margine del convegno dedicato al cardinale Giuseppe Siri in corso presso l’Istituto Sturzo a Roma. "L’Europa ha profondamente deluso» ha detto il cardinale, sottolineando il debito che il nostro continente ha con l’Africa "che ha tanto sfruttato e a cui ora sembra voltare le spalle". Allo steso tempo il Segretario di Stato vaticano ha invitato a "non drammatizzare lo scontro con l’Europa" e in questo senso ha richiamato le parole del Presidente della Repubblica: "L’appello del presidente Napolitano - ha detto - vuole cercare di mettere ordine, di ricompattare e di ricostruire la fiducia nell’Europa". Secondo Bertone «non c’è dubbio che l’Europa abbia profondamente deluso e i primi delusi sarebbero i padri fondatori dell’Europa perchè l’Europa ha perso il suo spirito profondo, che è uno spirito di grande solidarietà prima di tutto tra i popoli dell’Europa e poi verso gli altri popoli".
Il controllo delle acque "Dobbiamo fare il controllo delle acque per fermare le partenze - spiega Maroni - questo è contenuto nell’accordo fra Italia e Tunisia, che si è già attuato per quanto riguarda i rimpatri". Il ministro dell’Interno ha ricordato che esiste già l’agenzia Frontex che "coordina il pattugliamento in mare che finora, però, è servita solo per prestare soccorso e portare gli immigrati a Lampedusa". "Noi - ha spiegato Maroni riferendosi al blocco delle partenze - dobbiamo fare un’altra cosa". Maroni, da Modena dove si è recato per siglare il nuovo patto per la sicurezza della città, ha ricordato che "i voli di rimpatrio sono iniziati l’altro ieri. Sono proseguiti ieri, proseguiranno anche oggi. Questa - ha concluso - è una parte assolutamente importante dell’accordo con il governo tunisino e si sta attuando. Sono ottimista sul futuro, come sempre".
Alfano: "Scritta una brutta pagina" "Ieri è stata costruita una brutta pagina", ha commentato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, sottolineando che "c’è un problema di mancanza di solidarietà" però "bisogna fare distinzione tra istituzioni europee e singoli stati". "Quello che abbiamo rilevato, e lo ribadiamo è l’assenza di solidarietà tra gli stati", ha affermato ancora il Guardasigilli.
Richiamando quanto detto ieri da Maroni, i cronisti gli hanno quindi chiesto: meglio soli o male accompagnati? "L’Europa - ha risposto Alfano - è nata sempre sui processi di crisi. Non è stato un cammino che non ha conosciuto di momenti di crisi. Comunque ieri è stata costruita una brutta pagina".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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