Insulti a Roma, il premier "richiama" Bossi

Dopo la sparata di ieri contro i romani, Bossi risponde alle polemiche: "Noi pretendiamo di essere rispettati e di non venire depredati". Il premier telefona ad Alemanno: "Ironie ispirate ad Asterix". Pronta la mozione di sfiducia promossa dal Pd. Hanno già aderito Idv, Udc e Mpa

Insulti a Roma, il premier "richiama" Bossi

Roma - "Quelli che ci attaccano oggi per la mia battuta sono dei sepolcri imbiancati". Dopo la sparata di ieri contro i romani e il Gran premio di Formula 1 nella Capitale, il leader della Lega Nord Umberto Bossi torna a difendere la propria "battuta" durante un collegamento in diretta con gli ascoltatori a Radio Padania. Intanto è pronta la mozione di sfiducia promossa dal Partito democratico e alla quale hanno già aderito Idv, Udc e Mpa. Ma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, telefona al sindaco di Roma Gianni Alemanno e difende il Senatùr: "Sono solo battute ironiche ispirate ad Asterix".

Bossi: "Non vogliamo essere depredati" "Noi pretendiamo di essere rispettati e di non venire depredati", ribatte il leader leghista parlando in diretta a Radio Padania. Rispondendo alla domanda di un ascoltatore il Senatur, a proposito della sua battuta sui romani, ci tiene a spiegare: "Io ho fatto una battuta, evidentemente hanno reagito così perchè hanno la coda di paglia, del resto se potessero ci porterebbero via anche i marciapiedi. Per questa gente qui per una battuta io ho peccato di lesa maestà". Prima e dopo l’intervento l’emittente leghista ha trasmesso una famosa canzone di Alberto Fortis, A voi romani: "E vi odio a voi romani, io vi odio tutti quanti, distruttori di finanze e nati stanchi - è il ritornello - siete un peso alla nazione, siete proprio brutta gente, io ti odio grande Roma decadente". "Questa canzone era famosa quando io ero ragazzo e sta a sottolineare che tutto il Nord la pensa così", ha commentato il leader leghista. La "ballata" uscì nel 1979. E scatenò numerose polemiche perchè il testo fu interpretato come un duro attacco dell’autore di Domodossola a Roma e ai suoi abitanti. In realtà, Fortis ebbe modo di chiarirlo a più riprese, l’obiettivo della canzone era criticare il sistema del potere, prendendo di mira il suo centro nevralgico. "Camuffati bene o male, siete sempre farabutti, io vi odio a voi romani, vi odio tutti".

Berlusconi telefona ad Alemanno Nel pomeriggio Berlusconi ha telefonato al sindaco di Roma Gianni Alemanno per sdrammatizzare le polemiche sorte in seguito alla dichiarazione del ministro Bossi su Roma. Secondo una nota di palazzo Chigi, il premier ha rassicurato Alemanno di aver già parlato con Bossi che ha ribadito come la sua fosse soltanto una battuta sul filo dell’ironia del noto fumetto francese Asterix di qualche anno addietro. Berlusconi ha, infine, sottolineato di avere raccomandato ai ministri di tenere un comportamento sempre e doverosamente istituzionale.

Pronta la mozione di sfiducia E' pronta la mozione di sfiducia nei confronti del Senatùr promossa dal capogruppo del Pd, Dario Franceschini. Ed è arrivato già il sostegno di tutta l’opposizione. Sia dai dipietristi sia dall'Udc hanno appoggeranno infatti l’iniziativa. E non solo. Anche l’Mpa potrebbe essere interessato, ma, spiega Aurelio Misiti, "prima dobbiamo vedere il testo". Mentre il sottosegretario all’Ambiente, il finiano Roberto Menia non esclude un suo sostegno: "Dopo quello che Bossi ha detto, io la voterei". Stamattina all’ufficio di presidenza del gruppo democratico è stato messo a punto il testo della mozione: le affermazioni di Bossi, si legge, "contro la città di Roma e i suoi abitanti vengono derubricate dal governo e dalla maggioranza a battute di spirito, parole che fanno parte di un supposto e ormai tollerato folklore: in realtà sono chiaramente la spia di una drammatica sottocultura che viene seminata da anni, in un crescendo di volgarità e aggressività antistorica".

La mozione del Pd "Considerazioni di questa natura - si legge ancora nella mozione del Pd - sono evidentemente incompatibili con la carica di ministro della Repubblica e con l’articolo 54 della Costituzione laddove è previsto che i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore". Per tali motivi: "visto l’articolo 94 della Costituzione; visto l’articolo 115 del regolamento della Camera dei deputati. esprime la propria sfiducia al ministro delle Riforme e lo impegna a rassegnare le proprie dimissioni. Nel pomeriggio si raccoglieranno le firme (ne servono 63 per la mozione di sfiducia individuale) e giovedì, nel corso della conferenza dei capigruppo, il Pd chiederà la calendarizzazione della mozione il prima possibile".

La denuncia dell'Api Alessandro Battisti, portavoce regionale di Alleanza per l’Italia, partito guidato da Francesco Rutelli, ha presentato alla procura di Roma una denuncia-querela per diffamazione aggravata nei confronti di Bossi. "Le invettive pubbliche lanciate dal ministro alle riforme contro Roma e i romani non sono esternazioni irresponsabili rese da una persona priva di freni inibitori, bensì affermazioni ponderate e strumentali e per questo gravemente diffamatorie anche perchè rese da un ministro". Per Battisti, le parole di Bossi contro la Capitale "sono frutto di un disegno ben preciso" che il senatore "sta portando avanti per il raggiungimento di un preciso fine politico: screditare il buon nome della Capitale, dei suoi cittadini e soprattutto delle istituzioni che non sono degne, a suo dire, di rappresentare il nostro paese".

Bossi "lancia messaggi soprattutto all’Italia del nord per realizzare il suo progetto secessionista" e, nel portare avanti tale progetto, "ritiene utile screditare il più possibile Roma con il mezzo della diffamazione".

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