Deih - La polizia ha aperto il fuoco contro manifestanti nella città sciita di Deih, in Bahrein, a ovest della capitale
Manama. Lo ha riferito un attivista per la difesa dei diritti umani che si trova sul posto. Secondo Nabil Rajab, direttore del Centro del Bahrein per i diritti dell’uomo, vicino all’opposizione, i
poliziotti hanno sparato con fucili e lanciato lacrimogeni su alcune centinaia di persone scese in strada per una
manifestazione spontanea.
Un giornalista della France Presse ha visto poliziotti in tenuta anti-sommossa schierati all’ingresso della
città, lanciando lacrimogeni. Diversi veicoli della polizia hanno bloccato la strada che porta a Deih dalla località vicina
di Jidhafs.
Gli agenti sono intervenuti durante una
manifestazione a cui stavano partecipando centinaia di persone, ha spiegato Nabeel Rajab, responsabile del
locale Centro per i diritti umani.
Arresti
I leader dell’opposizione in Bahrein arrestati questa notte sono accusati di "aver avuto
contatti con Paesi stranieri e istigato all’omicidio e alla distruzione di proprietà pubbliche". Lo ha riferito la tv di
stato, citando un comunicato delle Forze armate. Questa mattina il partito Wefaq, il principale movimento
dell’opposizione sciita, aveva denunciato l’arresto di sei capi dell’opposizione, tra cui il leader del partito Haq,
Hassan Mushaima, e del Wafa, Abdel Wahhab Hussein. Fermato anche Ibrahim Sharif, capo del partito laico di
sinistra Waad. "Una sfacciata violazione del diritto internazionale": con queste parole Navi Pillay, Alto Commissario
Onu per i diritti umani, ha condannato l’intervento dei militari del Bahrein negli ospedali di Manama, i cui
accessi sono ora presidiati dalle forze di sicurezza.
Pillay si è detta "profondamente preoccupata per l’escalation di violenze da parte delle forze di sicurezza,
in particolare per le riferite occupazioni degli ospedali e dei centri medici", che costituscono "una sfacciata e
scioccante violazione della legge internazionale". Ieri gli attivisti del Bahrein avevano denunciato diversi
assalti compiuti dalla polizia contro le strutture sanitarie della capitale, riferendo di feriti a cui era stato
impedito di ricevere le cure e di medici picchiati.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.