Intanto Enrico Musso chiede di ricontare le schede, mentre il coordinatore di Forza Italia, Michele Scandroglio, annuncia il ricorso al giudice La sindaca: «Presidenti e scrutatori incapaci» Dopo gli articoli del Giornale sulle irregolarità negli scrut

Intanto Enrico Musso chiede di ricontare le schede, mentre il coordinatore di Forza Italia, Michele Scandroglio, annuncia il ricorso al giudice La sindaca: «Presidenti e scrutatori incapaci» Dopo gli articoli del Giornale sulle irregolarità negli scrut

(...) il candidato della Casa delle libertà Enrico Musso, battuto d’un soffio da Marta Vincenzi (almeno, secondo i risultati ufficiali ora oggetto di verifica). E la stessa Vincenzi, al convegno dei giovani industriali a Santa Margherita, parla di «totale incapacità di formare i presidenti di seggio e gli scrutatori»: il neo sindaco motiva i difetti che si sarebbero prodotti sulle preferenze chiamando in causa anche l’eccessiva complessità della scheda elettorale. «Io stessa aprendo la scheda del Comune ho avuto un momento di smarrimento, non ci si capiva niente. In una città come Genova si dovrebbe porre un tetto superiore alle 500 firme per potersi presentare a candidato sindaco». Dal canto suo Musso prende atto «con preoccupazione delle notizie di ripetute e significative anomalie». Secondo il docente di Economia, è certo che tutti gli scrutatori e i rappresentanti di lista si siano profusi al meglio delle loro possibilità e senza alcun intento di falsare il risultato del voto. Tuttavia, «il quadro degli eletti e dei non eletti può risultare completamente falsato qualora risultassero anche solo parzialmente fondate le notizie in questione. Gli stessi risultati sul sindaco e sul presidente della Provincia, visti gli scarti assai ridotti, potrebbero essere messi in discussione». Dunque, Musso chiede che il prefetto riferisca sulle anomalie risultanti al suo ufficio e sui provvedimenti assunti durante e dopo lo scrutinio. Non basta: l’avversario di Marta Vincenzi chiede anche che «si valuti la possibilità di ricontare le schede, con l'accordo di tutte le parti politiche e senza accedere a formale ricorso al giudice amministrativo, che si riserva per altro di adire». Nello stesso tempo, Musso conferma che sarà rappresentante in un seggio per il ballottaggio Oliveri-Repetto, per dare il proprio concreto contributo al miglior funzionamento del prossimo scrutinio, e rinnova l'appello ai cittadini a segnalare errori e situazioni ambigue al point elettorale in Salita Santa Caterina 2, inviando fax al numero 0105702133 o scrivendo all'indirizzo mail facciamo.chiarezza@gmail.com.
Michele Scandroglio, coordinatore regionale di Forza Italia, si spinge ancora più in là, «in relazione alle presunte irregolarità riscontrate durante le operazioni di scrutinio», e incarica l’avvocato Maurizio Mascia a «esperire le necessarie iniziative a tutela dell’interesse dei cittadini, dei candidati, di Musso e della stessa Forza Italia» acquisendo agli atti i numerosi articoli del Giornale in argomento. Scandroglio, fra l’altro, nel ricordare che il senatore Alfredo Biondi e l’onorevole Gabriele Boscetto rivolgeranno un’interrogazione al ministero dell’Interno sulle operazioni di spoglio a Genova, sottolinea che «la questione relativa al corretto andamento dello spoglio, che aveva preso corpo dopo una sollecitazione del partito azzurro e un puntuale intervento della prefettura, ha aperto gli occhi molti candidati ed elettori che stanno informando in queste ore di altre anomalie». Verissimo. Tra quelle più recenti indicate al Giornale (oltre a quelle di cui all’altro articolo in questa pagina), c’è la segnalazione del consigliere comunale Giuseppe Murolo (An) che mette in rilievo la discrepanza fra la percentuale ottenuta dal partito in un seggio del centro: 7 per cento sia alle comunali, sia alle provinciali, «mentre per il municipio è uscito un improbabile 41 per cento!».

Una lettrice riferisce poi della sezione elettorale numero 21, in via Martiri del Turchino, «dove i conti non tornano assolutamente», mentre il candidato Stefano Garassino, che era anche rappresentante di seggio per Forza Italia, ha constatato personalmente di aver ottenuto nel seggio 327 in Castelletto 15 preferenze, sparite poi dai riscontri elettronici. Infine, Elda Rossi segnala le incongruenze relative al seggio 56 di Pegli: «Ho votato Sossi per il Comune e Caneva per il municipio, ma entrambe le preferenze risultano fantasma!».

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