L’ossessione dell’ostacolo che ci rovina la vita

La strage di Motta Visconti è esemplare: spesso vediamo nemici invisibili dove non ci sono

Siamo tutti rimasti colpiti dall'episodio di Motta Visconti. Un uomo con moglie e due bambini si era innamorato di un'altra donna che gli ha detto che non lo prendeva in esame perché era sposato. In questi casi, di solito, se l'uomo è veramente innamorato e sicuro di essere ricambiato, può decidere di chiedere il divorzio. Invece costui, per presentarsi libero, uccide la moglie e i due figli. È un atto assurdo, un errore logico perché verrà arrestato e perderà per sempre la donna che ama. Ma c'è una seconda illogicità. La ragazza di cui si era innamorato non gli aveva mai detto che lo amava, ma solo che non lo prendeva in considerazione poiché era sposato.

Questo episodio mi ricorda un bellissimo film di Pupi Avati, Il papà di Giovanna, dove il padre è Silvio Orlando e la figlia Giovanna Alba Rohrwacher. Giovanna è innamorata di un compagno di classe, che però è fidanzato e ama un'altra. Giovanna allora uccide la compagna ed è sicura che lui correrà da lei. Non si domanda se l'altro la ama, vede solo l'amica che si frappone fra loro due. Vede solo l'ostacolo e immagina che, tolto di mezzo questo, non vi saranno più problemi.

L'ossessione dell'ostacolo che impedisce di vedere oltre è un forma di delirio che, nella sua purezza, si presenta solo nella pazzia grave. Ma un modo simile di pensare in forma attenuata lo troviamo anche in persone normali. Alcuni sono convinti che tutti i loro guai derivino da un nemico che li ostacola, che li perseguita e ne sono ossessionati. Ricordo il caso di una donna che voleva diventare a tutti i costi l'assistente del presidente della impresa in cui lavorava.Lui però non la sopportava e aveva scelto un'altra. Allora lei ha fatto pazzie per diffamare la rivale convinta che, eliminato l'ostacolo, il presidente avrebbe chiamato lei. Invece ha ottenuto solo di farsi licenziare.

Ma questo modo di pensare può avere conseguenze ben più gravi, ed essere perfino alla base di guerre. Il presidente George W. Bush era convinto che, eliminato Saddam Hussein da cui era ossessionato, gli iracheni avrebbero accolto gli americani come liberatori. Non era vero e ne è derivata una catastrofe.

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