Chic, ecologica e no-Imu: ecco la casa sull'albero

La provincia di Trento ha dato il via libera alle abitazioni tra i rami. Ai vip internazionali piace: ce l'hanno Tom Cruise e Justin Timberlake

Chic, ecologica e no-Imu: ecco la casa sull'albero

Ogni bambino l'ha sognata almeno una volta nella vita. Qualcuno più fortunato ne ha avuta una a disposizione nel giardino di casa. Qualcun altro, una volta diventato adulto, ha deciso di trasformare quel desiderio in realtà. Così è nata la moda di costruire abitazioni in cima agli alberi, rifugi al riparo da frenesia e ritmi stressanti nei quali riscoprire il contatto con la natura. All'estero è una moda ormai consolidata, che contagia spazi privati e resort per turisti. In Italia è una pratica nuova, che spesso però incontra ostacoli di ordine burocratico. Anche se a breve le cose potrebbero cambiare, visto che un disegno di legge della Provincia autonoma di Trento dà finalmente il via libera alla realizzazione di abitazioni tra le fronde, purché non siano provviste né di cucina né di servizi igienici.
Il provvedimento è in discussione in questi giorni, ma l'ok già arrivato dalla terza commissione provinciale al ddl proposto da Mauro Delladio (Pdl) introduce una possibilità fino a ora riservata a pochi eletti, che potevano realizzare le abitazioni nel giardino di casa, ma protetti dai muri di cinta dagli occhi indiscreti di chi avrebbe potuto denunciarli per abusivismo edilizio. Insomma, si tratta di un passo avanti storico, che potrebbe permettere di fare in Italia ciò che nel resto del mondo - dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna - è consentito già da tempo. Tanto che molti vip hanno creato suite o spazi iper esclusivi fra i rami del parco di casa. Come l'attore e cantante Justin Timberlake, che ha corredato con una dependance riservata agli amici la sua mega villa di Los Angeles. E Tom Cruise, che ha speso centomila dollari per regalare alla piccola - e viziatissima - Suri un appartamento sospeso a quattro metri di altezza con tanto di acqua corrente e moquette. Perché pur sostenibili dal punto di vista ambientale, le case sull'albero non lo sono affatto per le tasche dei comuni mortali. Innanzi tutto occorre vivere in una villa dotata di parco e alberi monumentali, che consentano di realizzare abitazioni di almeno trenta metri quadrati.
In secondo luogo è necessario poter sostenere costi di realizzazione non propriamente popolari: si oscilla fra 800 e duemila euro al metro quadro in base ai servizi richiesti. «La casa viene consegnata finita, e già pronta per essere abitata. Con elettricità, mobili e impianti. Restano fuori dal budget concordato soltanto i condizionatori per l'aria», spiega Davide Torreggiani, proprietario di «Sullalbero», azienda specializzata che ha sede a Ferno, in provincia di Varese. In tutta Italia di imprese del genere ce ne sono sei, delle quali due con titolari stranieri. E gli affari vanno bene visto che, nonostante la crisi economica, le richieste non mancano.
«Il target dei nostri clienti è molto vario. Si tratta soprattutto di persone che abitano in ville con grandi parchi e alberi monumentali - prosegue -. Oppure di strutture turistiche che vogliono offrire un'esperienza diversa dalla tradizionale camera d'albergo». Perché la novità sta contagiando anche gli addetti alla ricezione turistica, che sempre più spesso allargano hotel e villaggi con suite esclusive realizzate fra il verde delle foglie. Le modalità di costruzione sono rigorosamente green: «La coibentazione è assicurata dalla lana di pecora italiana scartata dalla lavorazione tessile. Per l'isolamento del soffitto si usa invece il sughero -. conferma il titolare -. Mentre tutto il legno è certificato da deforestazione».

Senza dimenticare la pavimentazione in massello di larice e l'impianto elettrico, che si basa su una tecnologia domotica. Insomma, lusso e ambiente vanno a braccetto. In attesa che anche la legge sorrida al sogno diventato realtà.

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