Una repubblica fondata su "la Repubblica"

C'è un quotidiano in Italia che si è assunto il compito di supervisore di tutte le istituzioni, Chiesa inclusa. Per cominciare dall'Altissimo, il Sovradirettore Eugenio Scalfari si occupa di pratiche celesti e dà la linea al Papa

L'Italia è una repubblica fondata su la Repubblica. C'è un quotidiano in Italia che si è assunto il compito di supervisore di tutte le istituzioni, Chiesa inclusa. Per cominciare dall'Altissimo, il Sovradirettore Eugenio Scalfari si occupa di pratiche celesti e dà la linea al Papa, stabilisce lui non credente quali sono i confini della fede, le domande decisive per i credenti e infine dà la pagella al Papa Francesco.

Il Direttore Ezio Mauro sovraintende alle Istituzioni e dà istruzioni al Quirinale su come comportarsi, per esempio mantenendo la linea della disgrazia nei confronti di Berlusconi. I suoi redattori certificano che pure le lacrime di B. sono finte, tutto di lui è falso, solo la galera è vera. La magistratura si rifugia sotto l'ala de la Repubblica che protegge, con tiratina d'orecchi, l'incauto magistrato che un bel Mattino ha deposto l'uovo prima della sentenza motivata. E l'uovo si fece frittata, ma la Repubblica ha graziato il magistrato troppo esposito.

La Repubblica dà poi la linea al Pd, Epifani s'accoda, O' Renzi attende il Nullaosta. E non basta. La Rai viene censurata per i programmi sgraditi al Comintern de la Repubblica e anche la Boldrini è accolta da profuga dall'Organo Supremo della Stampa per allinearsi al diktat sui programmi da cassare.

Non vi dico poi del Sacro Collegio che presiede all'Egemonia Culturale e al Politically Correct, presente nella sua pienezza sinodale sulle pagine del medesimo. E qui mi fermo per non entrare nel De Benedictu Casu e nel varietà un Fisco per l'estate.

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