"Allora sì che è un problema". E Meloni umilia Fazio e la Schlein

La stoccata del presidente del Consiglio alla sinistra che la accusa di essere autoritaria. L'affondo su Fabio Fazio e Elly Schlein

"Allora sì che è un problema". E Meloni umilia Fazio e la Schlein
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Le accuse di "autoritarismo", di voler trasformare la Rai in Telemeloni, i gesti militari scambiati per saluti romani. In assenza di argomenti seri, e con una leader in confusione come Elly Schlein, la sinistra politica e mediatica si sta gettando su quello che gli rimane: la polemica inutile. Giorgia Meloni lo sa e ieri, intervistata da Nicola Porro per Quarta Repubblica, non ha mancato di tirare la sua stoccata agli avversari. Più di sciabola che di fioretto.

Sulla norma che limita il controllo concomitante della Corte dei Conti sui lavori del Pnrr, il premier è categorico: "Io ho capito che la sinistra è molto in difficoltà - esordisce Meloni - Non solo dicono che c'è una deriva autoritaria se sulla Corte dei Conti proroghi le norme del governo Draghi. Perché segnalo sommessamente che quello che stiamo facendo non è nulla di difforme da quello che ha fatto il precedente governo. Allora il problema qual è: che c'è una deriva autoritaria, oppure che se qualcuno viene da destra non ha gli stessi diritti che avevano loro?". Il ragionamento è semplice: i magistrati contabili continuano a fare il lavoro che facevano prima e inviano la solita relazione al Parlamento, come fatto peraltro recentemente. Da cosa deriva allora questo improvviso pericolo di autoritarismo su cui hanno puntato le fiches Romano Prodi, Rosy Bindi e tanti altri dell'opposizione politica e intellettuale?

Secondo Meloni, l'obiettivo è quello di demonizzare in assenza di argomenti. "Mi dicono che sono autoritaria per qualsiasi cosa - insiste il leader di FdI - Ce lo dicono se Fabio Fazio decide di lasciare la Rai per andare a lavorare da una parte dove pagano di più. Ti dicono che sei autoritaria se alla parata del 2 giugno, come accadeva sempre, i militari alzano la mano per salutare la tribuna. Ti dicono che sei autoritaria se ti lamenti perché c'è gente che impedisce a un ministro di presentare al Salone del Libro un libro che parla della sua vita". Il riferimento, ovviamente, è al caso roccella. "Quello che mi colpisce - insiste Meloni - Non è chi impedisce a chi non la pensa come loro di parlare, a questo ci siamo abituati. Ma che Elly Schlein, segretario del Pd, abbia detto che noi abbiamo un problema col dissenso. Se la segretaria del secondo partito italiano non distingue il dissenso dalla censura, allora sì che in Italia abbiamo un problema...".

E c'è un motivo, secondo Meloni, se la sinistra si ritrova "priva di argomenti" e finisce col dare la caccia alle lucciole fasciste.

"Noi governando stiamo smontando il racconto di una destra impresentabile e incapace di governare. E stiamo dimostrando, in Italia e fuori dai confini, che esiste una destra credibile, capace di governare e perfettamente presentabile".

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