È arrivata la nevicata E mezza Italia già chiede i danni

Sindaci che chiudono le scuole, agricoltori che lamentano perdite milionarie. Ormai ogni temporale è un'emergenza

È arrivata la nevicata E mezza Italia già chiede i danni

La nevicata è arrivata, i metereologi rilanciano allarmi maltempo, i sindaci chiudono le scuole, c'è obbligo di catene in mezz'Italia, il Viminale blocca i Tir. Ma forse è solo, e molto più semplicemente, che ci troviamo in pieno inverno. Il corso delle stagioni, diventate improvvisamente qualcosa che si vorrebbe addomesticare ad uso e consumo, trasformato in perenne allarme. Come l'afa in estate. Scusate se fa caldo in agosto.
L'hanno chiamata «Big Snow», la «tempesta» che sta imbiancando il Centro-Nord, ormai bisogna battezzare ogni intemperia. «Piove governo ladro», non funziona più.

Ecco così arrivare il solito bollettino di una guerra che madre natura continua a infliggerci. Da sempre. «Il blocco alla circolazione dei Tir in undici regioni, dal Piemonte al Veneto fino alla Toscana e all'Umbria, assieme alla scarsa percorribilità di molte strade, soprattutto nelle zone interne -spiega la Confederazione agricoltori-, sta causando gravi danni. E il gelo fa esplodere le spese per il riscaldamento delle serre (+8 per cento) -aggiunge la Cia- mentre le produzioni orticole in campo aperto vanno in “tilt” con il rischio congelamento e blocco della crescita e cala fino al 20 per cento la resa produttiva degli animali da latte». Come al solito si passa già a calcolare i passivi. Secondo l'ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, le perdite si registreranno in oltre 92 milioni di euro. Meglio mettere le mai avanti.

I camionisti liguri, come i loro colleghi toscani, invece, protestano per il blocco scrivendo (all'ormai per poco) ministro Cancellieri e al Procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce. «Bisogna evitare - spiegano i rappresentanti delle imprese dell'autotrasporto - che ogni nevicata, al di là dell'intensità, diventi un caso da trattare come un'emergenza, con conseguenti blocchi alla circolazione e interdizioni al transito dei mezzi pesanti».
Persino in Campania battono i denti. Dopo le nevicate dei giorni scorsi, nel Vallo di Diano e nel Cilento, ieri le colonnine di mercurio si sono attestate quasi dappertutto sui meno 7 gradi. A Milano, dove i fiocchi cadono dalla notte scorsa, tra addetti ai servizi, operatori e volontari sono complessivamente circa 500 persone le persone mobilitate per il soccorso dei senzatetto. Poche auto in strada, ma le scuole funzionano. Qui hanno solo annullato le gare di corse campestri in medie e licei. Secondo Viabilità Italia non ci sarebbe «nessuna criticità» per la circolazione stradale al centro-nord. D'accordo qualche aereo non è riuscito a decollare, succede ovunque. Alitalia ha cancellato un paio di partenze tra Milano e Trieste, a Genova è andata un poco peggio: un volo annullato, altri quattro ritardati o dirottati su altri scali. I treni invece funzionavano. Magari con qualche ritardo. Tranchant il cinquestellista sindaco di Parma, Federico Pizzarotti che ha deciso: oggi, causa maltempo, resteranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado. E poi, tanto per non disturbare nessuno, ha ordinato pure la chiusura dei cimiteri. Garantiti solo i funerali.
Ancora qualche ora per il Nord.

Poi la «grana» dovrebbe trasferirsi al Sud. La perturbazione di origine atlantica porterà condizioni di instabilità anche sulle regioni meridionali tirreniche. Facile immaginare. Già ci si prepara a chiedere i danni causa calamità naturale.

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