"Una barzelletta". Il veleno di Travaglio contro Vespa

Intervenendo per dire la sua sulla vicenda Zelensky-Sanremo, Marco Travaglio se l'è presa pure con Bruno Vespa e Giorgia Meloni: ecco le sue parole

"Una barzelletta". Il veleno di Travaglio contro Vespa

Continua a tenere banco il caso Zelensky a Sanremo: come abbiamo visto sul Giornale, è molto ampio e trasversale il fronte del "no" all'intervento video del leader ucraino sul palco dell'Ariston che non ha molto a che fare con una trasmissione leggera come la kermesse della musica italiana. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha stemperato il clima facendo una battuta e auspicando nel buon senso della Rai affinché "il palcoscenico rimanga riservato alla musica" ma c'è chi non ha perso occasione per infilarsi nel discorso e arrivare ad attaccare nientemeno che la premier Giorgia Meloni: è stato Marco Travaglio, il diretto del Fatto Quotidiano che se l'è presa pure con Bruno Vespa.

Cosa ha detto

Nel corso dell'intervista in onda sulla trasmissione del canale Nove "Accordi e disaccordi" condotta da Luca Sommi, Travaglio ha voluto lanciare una stilettata nei confronti della Rai per l'illustre ospitata ma tirando dentro anche chi non c'entrava nulla. Come si può vedere dall'estratto video, alla precisa domanda se fosse più un errore della Rai o del leader ucraino, ha risposto che in Italia "siamo abilissimi a trasformare le peggiori tragedie nelle migliori farse. Questa è una barzelletta, ovviamente. Vespa che fa da "mezzano" è un'altra barzelletta. La Meloni che usa Vespa come suo consigliere, quella che doveva rivoluzionare... e che si mette in mano al re dei gattopardi, è tutta una farsa".

In questa polemica sanremese è complicato capire cosa c'entri Giorgia Meloni e il ruolo di Vespa che, sebbene sia stato l'unico o tra i pochi favorevoli alla presenza di Zelensky affermando all'Ansa di non capire "francamente tutto questo rumore" dal momento che al Festival "hanno partecipato alte personalità della politica internazionale e sono stati trattati tutti i temi sociali", ha ricevuto il gratuito attacco di essere definito "mezzano", ossia paragonato a una figura media che si trova "in mezzo" secondo il significato dei dizionari.

Travaglio ha poi continuato la sua invettiva sottolineando che l'ospitata di Zelensky che sarà in collegamento con il teatro Ariston "Renderà ancor più impopolari le uniche vittime di questa guerra che sono gli ucraini", parlando di retorica bellicista che è dannosa per la nostra econonmia e che bisogna stare attenti "perché l'indignazione per la guerra e per l'aggressore non dura in eterno.

La solidarietà per gli ucraini non dura in eterno. C'è stanchezza. C'è sfinimento. C'è preoccupazione. Soprattutto perché nessuno vede qual è l'obiettivo... e quindi alla fine diventeranno antipatici gli ucraini", ha concluso Travaglio.

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