Nicola Magrini fuori dall'Aifa, ma Bonaccini gli trova un posto

Stefano Bonaccini ha affidato la direzione dell'Ausl Romagna a Nicola Magrini, ex direttore generale dell'Aifa. Il pupillo dell'ex ministro, Roberto Speranza, avrà uno stipendio da 730 mila euro in cinque anni

Nicola Magrini fuori dall'Aifa, ma Bonaccini gli trova un posto

Da una parte si esce, da un'altra si rientra. Le porte girevoli dello spoil-system funzionano così. Hanno fatto molto rumore i cambi ai vertici di alcuni enti da parte del governo Meloni, uno su tutti l'Aifa.

L'Agenzia italiana del farmaco è in attesa di una riforma che ne modifichi l'assetto. Nel frattempo, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sostituito il direttore generale Nicola Magrini con il professor Luca Pani che si è insediato proprio oggi. Una scelta che il segretario del Pd, Enrico Letta, aveva bollato come "atto pericoloso"."La rimozione di Magrini dalla guida dell'Aifa è una scelta di discontinuità grave e sbagliata. Una scelta di parte che è anche un segnale pericoloso e preoccupante. Su salute, protezione dei più deboli e lotta alla pandemia c'è bisogno non di scelte faziose ma di continuità", aveva dichiarato Letta, attaccando frontalmente il governo.

Ebbene, ora il Pd, ha posto rimedio a quella che giudicava un'ingiustizia. "Il presidente della regione Emilia-Romagna e candidato a guidare il Partito democratico, ha conferito un incarico quinquennale di direzione nell'Ausl Romagna da 730 mila euro in cinque anni a Nicola Magrini, definito uomo di ferro di Speranza e sul quale non sono mancate le polemiche nella gestione pandemica", rivela il senatore di Fratelli d'Italia, Marco Lisei, che si dice sorpreso dal momento che il Pd si lamenta per i tagli alla sanità, ma poi assume super dirigenti "guarda caso legati al precedente governo". Secondo Lisei, il governatore Bonaccini "dovrebbe spiegare ai tanti medici, infermieri e personale sanitario, allo stremo delle forze il perché, con quella cifra, invece di assumere nuovo personale, sceglie un super dirigente". "Andrà Magrini a coprire i turni in Pronto soccorso o sulle ambulanze prive di medici di emergenza?", si chiede ancora il senatore.

E ancora: "Il presidente Bonaccini, invece di lamentare fantomatici tagli alla sanità, menzogneri dato che questo governo ha aggiunto 2 miliardi in legge di Bilancio a quelli previsti dal governo Draghi, dovrebbe imparare a spendere meglio le risorse di cui dispone", chiosa Lisei, fermamente convinto che perché lo stipendio di Magrini "sarebbe stato sufficiente ad assumere diversi specialisti in Pronto soccorso, ad esempio".

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