Silvio Berlusconi non fa sconti a Matteo Renzi. All'indomani del via libera del Consiglio dei ministri al decreto Irpef, il leader di Forza Italia smonta la ricetta economica del governo. "Non c’è stata alcuna riduzione delle tasse - tuona in una intervista al Tg5 - i governi della sinistra le hanno mantenuto sulla casa, poi hanno aumentato l’imposizione sulle rendite finanziarie". Una bocciatura senza appello che non risparmia nemmeno il premier: "Anche presentando i provvedimenti con brio e con le slide, non si riesce a evadere la ricetta sempiterna della sinistra: sempre più tasse". Da qui la previsione a nuove elezioni politiche già nel prossimo anno e mezzo.
La campagna elettorale è iniziata. E Berlusconi vuole arrivare al 25 maggio colmando quel minimo gap che divide il centrodestra del centrosinistra. Pur sapendo che quella che lui stesso definisce una "sentenza mostruosa" avvantaggia politicamente la sinistra, non intende perdersi d'animo e fa una scommessa proprio sulle elezioni europee. "In questi vent'anni passati sono sempre stato candidato alle europee, questa volta sono stato colpito da un’ingiustizia enorme, una sentenza mostruosa, frode fiscale, io che sono il primo contribuente italiano - assicura ai microfoni del Tg5 - ma ho assoluta fiducia che la corte dei diritti europei annullerà la sentenza". Forte di questa convinzione, Forza Italia ha infatti deciso di apporre il nome Berlusconi all'interno del simbolo. "Questo - spiega il Cavaliere - garantisce ai moderati che io sono in campo". La partita delle europee, che non può essere scissa da quella che nel frattempo viene combattuta a Roma, è di vitale importanza per il futuro del Belpaese. È, infatti, a Bruxelles che vengono scritti e firmati quei trattati che decidono della vita e della morte (economica) di un Paese membro. Fino ad oggi, fa notare Berlusconi , "l'Europa a trazione tedesca ha imposto una politica di rigore che ha portato solo crisi". Da qui l'impegno a riscrivere tutti quei trattati "firmati con la pistola alla tempia dello spread".
La linea che Berlusconi traccia per le europee è la stessa che il partito terrà a Roma. D'altra parte, viste le difficoltà che ha Renzi a mantener l'ordine tra i senatori del Pd, è più che probabile che le politiche non siano così lontane. Secondo il Cavaliere gli italiani potrebbero tornare alle urne già tra "un anno, al massimo un anno e mezzo". E in questi appuntamenti elettorali punta a parlare a tutti i moderati per far sentire la loro voce all'interno delle istituzioni. "Con i voti dei moderati pensiamo di avere un ottimo risultato alle europee e dopo, poiché non si andrà avanti più di un anno un anno e mezzo, anche alle politiche - spiega al Tg5 - pensiamo di avere una grande vittoria e una grande maggioranza in Parlamento, magari senza alleati, per eleggere un governo con ministri tutti appartenenti a Forza Italia".
L'obiettivo è, quindi, rendere l'elettorato moderato consapevole del fatto che "oggi in Italia non c’è democrazia". Solo così, è convinto il Cavaliere, "la maggioranza numerica dei moderati riuscirà a trasformarsi in maggioranza politica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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