Dai tecnici ai saggi, mollando un altro schiaffo al Pd. Dopo ore di attesa la porta del Quirinale, sulla quale erano puntati gli occhi di tutto il Paese, si è aperta. Giorgio Napolitano non scende dal Colle. Sono seccamente smentite, dunque, tutte le voci di dimissioni che circolavano in questi giorni. Non abbandona anticipatamente il Quirinale e rilancia, facendo capire che gli ultimi scampoli di semestre bianco saranno sfruttati al massimo. Fino all'ultimo giorno. "Continuo ad esercitare fino all’ultimo il mio mandato, non nascondendo al Paese le difficoltà che sto ancora incontrando e ribadendo la mia fiducia nella possibilità di un responsabile superamento della situazione che l’Italia attraversa", ha affermato il presidente della Repubblica.
Poi cala la carta. L'unica soluzione possibile individuata dal capo dello Stato in queste ore di riflessioni e febbrili contatti. Poi la palla passerà al futuro inquilino del Colle che, a differenza dell'attuale, sarà nel pieno delle sue funzioni. "Chiederò a due gruppi ristretti di personalità anche distanti culturalmente tra loro di formulare precise proposte programmatiche, istituzionali ed economiche che possano divenire in varie forme oggetto di condivisione delle forze politiche". Due gruppi di "saggi" che getteranno le basi per un programma comune che possa essere approvato da tutti gli schieramenti in campo. Due gruppi ben distinti - uno avrà carattere politico-istituzionale, l'altro economico-sociale - che si insedieranno martedì prossimo. E, in attesa della comunicazione di questo pomeriggio. E' già scattato il toto nomi.
Non manca neppure un messaggio a tutti gli osservatori internazionali - dagli organi eruopei alle agenzie di rating - preoccupati per l'instabilità del Paese. La situazione è grave, ma un governo, quello di Monti, c'è ed è ancora in carica. "L'esecutivo è dimissionario ma non sfiduciato dal Parlamento - ha spiegato Napolitano -. Il Governo sta per adottare provvedimenti urgenti per l’economia, d’intesa con la Ue e con
538em;">l’essenziale contributo del nuovo Parlamento attraverso i lavori della commissione speciale presieduta dall’onorevole Giorgetti"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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