Dl Energia, 100 milioni per la benzina sulla "Social Card"

Spunta una mini-sanatoria per gli scontrini non emessi. Confermati anche i bonus bollette

Dl Energia, 100 milioni per la benzina sulla "Social Card"
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il decreto Energia, che dovrebbe approdare lunedì in Consiglio dei ministri, prevede un bonus benzina che sarà caricato sulla social card «Dedicata a te». Sono stati stanziati 100 milioni di euro. I carburanti entrano, pertanto, nel paniere dei beni acquistabili con la social card destinata a nuclei con Isee fino a 15mila euro. La forma del bonus benzina, infatti, aumenta la dotazione per la carta da 500 a 600 milioni di euro per il 2023 per «sostenere il potere d`acquisto dei nuclei familiari meno abbienti, anche a seguito dell`incremento del costo del carburante». Si stimano 1,3 milioni di nuclei beneficiari. Entro 30 giorni un decreto del ministro delle Imprese di concerto con i ministri dell`Economia e dell`Agricoltura stabilirà «l`ammontare del beneficio aggiuntivo per singolo nucleo familiare» e «le modalità e le condizioni di accreditamento delle imprese autorizzate alla vendita di carburanti che aderiscono a piani di contenimento dei costi del prezzo alla pompa». L`importo unitario atteso è di 80 euro.

Anche per il IV trimestre 2023 l`Arera erogherà bonus sociali su luce e gas per famiglie con Isee fino a 15mila euro (30mila euro con più di 4 figli). Confermata l`aliquota agevolata Iva al 5% sul gas nonché il contestuale azzeramento degli oneri di sistema.

Prorogato il bonus mutui fino al 31 dicembre per gli under 36 e poi 7,4 milioni alle borse di studio universitarie per idonei non beneficiari nelle graduatorie degli enti regionali per il diritto allo studio relative all`anno accademico 2022/2023. Per consentire il «tempestivo pagamento» dei contratti di supplenza breve e saltuaria del personale scolastico è autorizzata la spesa di 55,6 milioni per il 2023.

Infine, introdotta una mini-sanatoria (senza scudo penale) per la mancata emissione di scontrini e fatture: un diciottesimo della sanzione edittale con minimo di 2mila euro. Nel calcolo della sanzione non si applica il limite di 500 euro per ciascuna violazione. I contribuenti che hanno commesso una violazione fra il primo gennaio 2022 e il 30 giugno di quest`anno potranno così mettersi in regola. La regolarizzazione, specifica il testo, «può essere effettuata anche con riferimento alle violazioni commesse «non oltre la data del 30 settembre 2023» a condizione che non siano state già oggetto di contestazione alla data di versamento integrale delle somme. Ci sarà tempo fino al 15 dicembre.

La sanatoria è «mini» perché non prevede uno scudo penale sull`eventuale imputabilità dei dichiaranti infedeli per le fattispecie di riciclaggio, autoriciclaggio e finanziamento del terrorismo.

Non è inoltre esclusa la possibilità che siano irrogate sanzioni accessorie per la mancata certificazione dei corrispettivi che, nel caso, non sarebbero coperte dal provvedimento. L`adesione prevede la regolarizzazione tramite dichiarazione integrativa e il versamento di imposte, interessi e sanzioni (ridotte al 50%) se dovuti.

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