Dove lo Stato italiano non arriva, ecco in soccorso la beneficenza dei privati. E quando si parla di salute, questo può vuol dire la distanza tra vita e morte, tra sofferenza e migliore benessere possibile.
Anche delle iniziative apparentemente piccole possono migliorare sensibilmente le offerte di cura di grandi strutture ospedaliere della capitale.
Come quella della «Carlo Romano onlus», che consegnerà martedì 15 ottobre al Policlinico Gemelli di Roma un'apparecchiatura specialistica destinata al Centro di Emotrasfusione.
Si chiama «Real Time-PCR»(che vuol dire «reazione a catena polimerasica»), ha il valore di 26 mila euro e consente di aiutare nei lunghi trattamenti i pazienti di malattie oncoematologiche come leucemie, linfomi e mieloma multiplo.
Gran parte dei fondi necessari ad acquistare questo prezioso strumento per attività cliniche e di ricerca sulle malattie del sangue sono stati raccolti in occasione del concerto con sonate per clarinetto e pianoforte, che si è tenuto al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma l' 8 maggio: oltre 18 mila euro, che si sono uniti a precedenti donazioni.
Al Gemelli, l'ospedale dove Carlo Romano ha mosso i suoi primi passi come medico ed ha successivamente proseguito per anni la sua attività al servizio dei malati, si svolgerà una semplice cerimonia per inaugurare una targa in ricordo di questa figura esemplare.
Specialista in medicina del lavoro, docente alla facoltà di Medicina e chirurgia dell' università Cattolica del Sacro Cuore, Coordinatore del sevizio medico della Camera e Responsabile del servizio di medicina del lavoro della Direzione di sanità ed igiene del Vaticano, Romano è stato colpito dal mieloma multiplo e se n'è andato a fine 2012.
Subito dopo è stata creata l'associazione nel suo nome, per iniziativa della moglie Tiziana Cini, dei figli Riccardo e Michele e di un gruppo di amici, che a gennaio 2013 è diventata onlus.
Il suo obiettivo è quello di lottare contro le malattie ematologiche, in particolare proprio il mieloma multiplo e di migliorare le condizioni di vita dei malati e delle persone che devono occuparsi di loro.
La prima donazione è andata nei mesi scorsi alla ricercatrice Irma Airoldi, responsabile dell'unità Immunologia e Tumori dell'Istituto Giannina Gaslini di Genova, che ha acquistato reagenti per testare nuovi approcci terapeutici contro il mieloma multiplo, le leucemie ed i linfomi.
Sempre tramite l'ospedale Gaslini la onlus è in seguito riuscita ad aiutare una bambina palestinese gravemente ammalata, la piccola Kristina, che è arrivata in Italia ad agosto 2012 per essere curata presso il reparto di Emato-Oncologia.
Ora, il nuovo obiettivo raggiunto è appunto rappresentato dal «Real Time-PCR», uno strumento che al Gemelli verrà usato per aiutare al meglio i pazienti durante il lungo periodo di trattamento per le malattie oncoematologiche che comprendono le leucemie, i linfomi e il mieloma multiplo.
Con le sue sofisticate metodiche di biologia molecolare questo apparecchio consente di rilevare la presenza di alterazioni genetiche del DNA.
Rispetto alle metodiche standard, ha il vantaggio di una maggiore sensibilità e permette di ottenere risultati anche con minime quantità di materiale genetico e di fornire dei dati non solo qualitativi, ma anche quantitativi, della parte di DNA oggetto di studio.
É su questa strada, anche con il piccolo aiuto di associazioni come la «Carlo Romano onlus», che si ha la speranza di sconfiggere queste terribili malattie del sangue. Una goccia nell'oceano, eppure può contare molto.
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