Ecco perché serve un premier eletto dal popolo

Per frenare lo strapotere del Parlamento è necessario un vero e forte potere esecutivo

La scorsa settimana, su suggerimento del presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio ha rinunciato a convertire in legge un decreto perché nel Parlamento aveva subito trasformazioni tali da renderlo totalmente difforme dall'originale. Complimenti al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio per averlo respinto. In realtà negli ultimi decenni buona parte dei decreti fatti dal governo per realizzare gli obbiettivi sociali ed economici indispensabili sono sempre stati snaturati da mille interventi, mille provvedimenti, mille privilegi introdotti dai deputati e dai senatori per soddisfare i più svariati interessi corporativi o locali.

È questa la causa dell'enorme debito pubblico e del continuo incremento della spesa dello Stato.

Negli ultimi decenni nessun governo ha mai potuto realizzare il suo programma perché il Parlamento ne ha fatto scempio. Senza una modifica costituzionale che dia autonomia all'esecutivo le cose continueranno sempre così. Perché la democrazia, come diceva Montesquieu, esiste solo quando ci sono tre poteri distinti: il legislativo, l'esecutivo e il giudiziario. In Italia ci sono solo il legislativo e il giudiziario, non il potere esecutivo. Il presidente del Consiglio e i suoi ministri sono nominati dal capo dello Stato, ma indicati dai partiti in Parlamento, da cui devono farsi approvare tutto quello che fanno. Il Parlamento inoltre può inserire nei decreti tutte le modifiche che vuole e, se il governo non cede, togliergli la fiducia. Per avere un vero esecutivo bisogna che il presidente del Consiglio sia eletto dal popolo. In seguito sottoporrà le sue proposte al Parlamento che potrà dire di sì o di no, chiedere cambiamenti, ma non stravolgere le sue decisioni.

Pensavo che Renzi, quando parlava del “sindaco d'Italia” si riferisse all'elezione diretta dell'esecutivo, ma poi, sentendolo da Fazio, ho capito che anche lui cerca una legge elettorale che lasci

intatto lo strapotere del Parlamento. Allora è inutile sognare altre riforme che non potranno mai essere fatte perché solo un governo forte potrà realizzarle. E noi avremo sempre solo governi impotenti, ectoplasmi parlamentari.

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