Ecco quando voteranno la manovra

La legge di Bilancio al rush finale: giovedì arriva alla Camera, venerdì il voto di fiducia. Opposizioni sul piede di guerra, ma si cerca l'intesa bipartisan sul Pos

Ecco quando voteranno la manovra

Il percorso della manovra sta arrivando alle fasi finali. La conferenza dei capigruppo ha stabilito che la legge di Bilancio arriverà nell'Aula della Camera giovedì 22 dicembre alle ore 8; le votazioni inizieranno non prima delle 11. Il voto di fiducia è previsto verso le ore 11 del giorno successivo, ovvero venerdì 23. Il termine per gli emendamenti è fissato giovedì alle 8, mentre quello per gli ordini del giorno alle 10.

In serata sono arrivati gli emendamenti dei relatori alla manovra in commissione Bilancio alla Camera: le proposte di modifica ammontano a circa 30. Roberto Pella di Forza Italia, uno dei relatori, ha assicurato che si procederà "a tambur battente" per chiudere la partita nel più breve tempo possibile. Poi il provvedimento verrà inviato all'Aula.

L'ira delle opposizioni

Nel pomeriggio le opposizioni sono salite sulle barricate contro la presunta presenza di uno scudo penale per i reati tributari, ma l'azzurro Pella ha smentito e ha messo a tacere le isterie di Partito democratico e Movimento 5 Stelle. "Non c'è", ha tagliato corto. Il Terzo Polo ha deciso di abbandonare definitivamente i lavori della Commissione, precisando però che non metterà in atto "nessuna manovra ostruzionistica rispetto agli stralci di emendamenti governativi e sostituzione di emendamenti parlamentari".

L'intesa bipartisan sul Pos

Il governo comunque continua a tenere vivo il dialogo con le opposizioni nonostante gli animi si siano fatti molto turbolenti. Nella varie "sponde" spicca su tutte la possibile intesa bipartisan su un fondo alimentato dalla tassazione sugli extraprofitti delle banche per garantire ristori ai commercianti penalizzati dalle commissioni sui pagamenti elettronici. L'ipotesi sul tavolo sarebbe quella di istituire il fondo definendo aliquote e soglie con cui calcolare gli extraprofitti e il contributo straordinario; il ristoro avverrebbe in forma di crediti di imposta.

Tetto agli stipendi dei manager

Nel ventaglio delle opzioni rientra il trattamento economico annuo riferito ai manager delle banche salvate con l'intervento dello Stato che, in tal caso, non potrebbe superare quello del primo presidente della Corte di Cassazione (ovvero 240mila euro annui). Viene specificato che la misura sarebbe valida per gli incarichi conferiti a decorrere dall'1 gennaio 2023.

Tasso al 2% per ravvedimento speciale fisco

Un emendamento dei relatori prevede un tasso del 2% per le rate di chi aderisce al ravvedimento speciale delle violazioni tributarie. La misura, nelle intenzioni, dovrebbe "determinare effetti positivi di gettito". La percentuale verrebbe inserita al posto del tasso di interesse legale che "è stato prudenzialmente ipotizzato, sulle rateazioni, pari allo 0,5%, inferiore dunque al 2%".

La metropolitana M4

Sarebbe previsto pure un contributo al Comune di Milano, fino a 75 milioni, per l'avanzamento dei lavori della metropolitana della linea M4.

La somma potrebbe essere erogata dal 2023 al 2027 con un limite massimo di 15 milioni all'anno. Il Comune entro il 31 gennaio dovrebbe presentare un quadro completo e aggiornato sui fabbisogni derivanti dalla realizzazione delle tratte e "il fabbisogno emergente dall'incremento dei prezzi".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica