Nel corso della terza assemblea del Bie (Bureau international des expositions) sono state presentate le città candidate per ospitare Expo 2030. Oltre a Busan, Riad e Odessa, ha avanzato la propria proposta anche l'Italia, con Roma.
A presenziare all'evento una delegazione tutta italiana, composta da Giampiero Massolo, presidente del Comitato promotore Roma Expo 2030, il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri, il direttore generale Giuseppe Scognamiglio, il direttore generale della Fondazione Expo Roma Lamberto Mancini, il direttore centrale per la promozione integrata della lingua italiana e cultura del Maeci Giuseppe Pastorelli, il direttore della Campagna Roma Expo, l'ambasciatore Sebastiano Cardi e la responsabile della task force Roma Expo del Maeci Elisabetta Martini.
Lo stesso ministro degli Affari esteri Antonio Tajani ha voluto rilasciare un messaggio per supportare la candidatura di Roma a Expo 2030.
L'Italia si fa avanti
La riunione di oggi, martedì 29 novembre, è stata dedicata all’illustrazione del tema scelto dalle diverse città candidate. Per quanto riguarda l'Italia, che ha proposto Roma, è stato presentato un dossier di ben 618 pagine in cui viene sottolineato l'impatto di un progetto del genere nel nostro Paese. “Un progetto che per l’Italia vale 50 miliardi di euro, l’equivalente di 3-4 punti del Pil”, ha spiegato il presidente Giampiero Massolo.
Per l'occasione, l'étoile del Teatro dell’Opera di Roma Rebecca Bianchi ha illustrato quanto sia importante il ruolo della Capitale come centro di tutte le forme di arte e cultura. È stato poi mostrato un video, con le note di C'era una volta il West del maestro Ennio Morricone, in cui è stata raccontata tutta la storia relativa alla candidatura di Roma a Expo 2030. A partecipare alla presentazione del filmato anche la giovanissima Elisa Pasquini, che nello spot ha interpretato Gaia e rappresenta tutta la generazione che nel 2030 sarà maggiorenne.
Oggi è stato il terzo su cinque appuntamenti tenuti dal Bie per scegliere il candidato. Il voto finale avverrà tra un anno esatto.
Le dichiarazioni della delegazione italiana
"La candidatura di Roma Expo 2030 è la candidatura di una nazione intera che vuole correre veloce seguendo due binari precisi: quello dello sviluppo tecnologico e innovativo e soprattutto quello dei diritti", ha dichiarato l’ambasciatore Giampiero Massolo, come riportato in un comunicato ufficiale.
Diritti sul lavoro, inclusione, sostenibilità ambientale sono i punti cardine del Paese, e Roma si prefigge come città ideale per portare avanti simili temi, essendo da sempre crocevia di popoli, storie e culture, ha spiegato Massolo. "Il nostro obiettivo è dimostrare come tradizione e innovazione possano fondersi nella Città Eterna, dando vita a un appuntamento senza eguali che renda protagonisti le persone e i territori. Roma Expo 2030 è un progetto che per l'Italia vale 50 miliardi di euro, l'equivalente di 3-4 punti del Pil", ha concluso.
Grande entusiasmo anche da parte del primo cittadino di Roma Roberto Gualtieri, che nel suo intervento ha ricordato anche il conflitto in Ucraina, parlando del difficile periodo storico. "L’Italia e la sua Capitale, la Città Eterna di Roma, oggi rinnovano il loro impegno verso la pace, l’inclusione, la sostenibilità, la dignità e i diritti di ogni essere umano", ha affermato. "Ed è anche questo il senso più profondo della candidatura di Roma: quello di una partnership tra pari basata sulla condivisione e la solidarietà, con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile come faro", ha aggiunto. "Il 2030 deve essere, infatti, l’anno in cui persone da tutto il mondo si ritrovano in una delle città più antiche, per re-immaginare la loro relazione con il pianeta. Vi aspettiamo a Roma, la casa di tutto il mondo", ha concluso.
Il videomessaggio di Tajani
Non potendo presenziare all'assemblea per altri impegni (vertice interministeriale Nato), il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ha inviato il proprio sostegno alla candidatura italiana tramite videomessaggio.
Tajani ha spiegato che il governo italiano è fortemente impegnato nella candidatura di Roma a ospitare Expo 2030. "Lo scorso settembre abbiamo consegnato il nostro progetto incentrato su persone e territori, rigenerazione, inclusione e innovazione. L'edizione 2030 di Expo sarà, infatti, una pietra miliare per due motivi principali. In primo luogo, segnerà la celebrazione del centenario del Bie, un'occasione cruciale per fare un bilancio dei primi 100 anni di attività dell'organizzazione. In questo spirito, l'Italia vuole dare il suo contributo per innovare il concetto stesso di Expo, preservandone i valori universali fondamentali", ha dichiarato. "In secondo luogo", ha proseguito, "sarà l'occasione per rilanciare l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite dopo il suo completamento".
Il progetto italiano, intitolato "Persone e territori", vuole affrontare le sfide più urgenti che interessano il pianeta, come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare, la
sostenibilità, l'inclusività e l'innovazione. "Roma è un arazzo unico di storia, natura e cultura, dove le persone hanno vissuto insieme unite dai valori della libertà, dell'unione e dell'inclusione", ha concluso.
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