Un taglio da 400 milioni di euro sulle spese destinate al settore difesa, 150 dei quali arriveranno dal programma F35. L'annuncio è arrivato ieri, con le altre misure annunciate dal governo, licenziando il dl sugli sgravi Irpef.
Un taglio, quello sulle commesse relative agli aerei militari, criticato da più parti come non sufficiente. È "una leggenda metropolitana" per Giulio Marcon, deputato di Sinistra Ecologia Libertà (Sel), che fa presente come si tratti in realtà di "una piccola revisione con il taglio di un aereo e di mezza ala di un secondo". Insomma, "una presa in giro".
Un'opinione condivisa da Lorenzo Battista, senatore ex 5 Stelle, ora nel Gruppo misto di Palazzo Madama, che sottolinea anche l'aumento dei costi di produzione degli aerei, saliti "dell'1,9% lo scorso anno e rispetto al 2011 del 71 per cento".
538em;">E se quello che i due parlamentari lamentano è che non si è rinunciato all'acquisto dei velivoli, lo stesso sottosegretario alla Presidenza, Graziano Delrio, ha parlato ieri su La7 di "un taglio alla difesa di 400 milioni di euro", che non porterà però "negazione delle commesse" sugli aerei.
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