Fazio & C: il Cav "adesca le minorenni"

Sul profilo Twitter di "Che tempo che fa" compare una frase gravemente diffamatoria su Berlusconi. Poi lo staff della trasmissione di Raitre lo rimuove e si scusa col pubblico

Fazio & C: il Cav "adesca le minorenni"

Ebbene sì, chi è passato domenica sera su Twitter è rimasto senza parole: raramente si era letto un tweet «autopromozionale» così violento e denigratorio. Per farla breve, poco prima dell'ora di cena, dall'account della trasmissione di Fabio Fazio su Raitre Che tempo che fa è partito lo strillo: «Non abbiamo assassini, pornostar o adescatori di minorenni ma sarà comunque una gran puntata #chetempochefa». Il riferimento era evidentemente a Domenica Live condotto su Canale 5 da Barbara D'Urso che poche ore prima aveva ospitato Michele Misseri, per semplicità conosciuto come «lo zio di Avetrana», l'ex stella dell'hardcore Eva Henger (chiamata a commemorare Riccardo Schicchi) e Silvio Berlusconi, evidentemente considerato l'adescatore. Populismo a go go. Come a dire: altri programmi raccolgono la feccia, noi siamo superiori. Gelo sulla Rete. E, soprattutto, stile totalmente diverso da quello rotondo e sornione che caratterizza la conduzione di Fazio. Oltretutto, come chiunque può capire, Misseri non è ancora stato condannato con sentenza passata in giudicato. Essere (state) pornostar non è un reato. E, stante la situazione giudiziaria, ritenere l'ex premier un «adescatore» integra il reato di calunnia. Patapumfete.

Quando è uscito il tweet, Fazio stava registrando in studio e, nonostante abbia debuttato su Twitter da qualche giorno, non ha potuto accorgersene (era nel pieno delle interviste). È giustificato, quindi. Anche perché non gestisce l'account. Però, orrore. Una volta spente le telecamere, tutto lo staff ha potuto dare un'occhiata alla timeline del social network e il tweet incriminato è stato subito cancellato e, a quanto riferiscono fonti esterne, Fazio si è molto adirato. Nel frattempo però era scoppiato il patatrac. Molti, moltissimi i «twitteri» allibiti. Non solo chi non ha in grande simpatia la trasmissione di Fazio. Ma anche, e soprattutto, chi la credeva lontana da quelle logiche diffamatorie che critica da sempre. Come ha scritto ieri Davide Maggio sul suo seguitissimo blog davidemaggio.it, «un linguaggio che non sembra assolutamente consono al Fazio style».
Non fa una piega: è proprio così.

Nel pomeriggio, lo staff del programma ha spiegato che il tweet era stato frutto di un errore. E che la redazione aveva provveduto immediatamente a rimuoverlo: «Ce ne scusiamo con il pubblico». In realtà, come spiegano dall'entourage, il violentissimo tweet era stato diffuso autonomamente da un ragazzo che aveva accesso all'account di Che tempo che fa e che prima non si era consultato con nessuno. Un gesto d'istinto. Molto grave. Soprattutto se si considera che si era appena attenuata la polemica (benedetta anche dalla dirigenza Rai) sulle feroci battute anti Cav della Littizzetto.

E che, proprio poche ore prima, all'Arena di Giletti su Raiuno, lo stesso Fazio aveva ironicamente detto: «Sarebbe una bella idea se Berlusconi decidesse, a prescindere, chi è il conduttore del Festival». Il riferimento era, ovvio, al rischio di spostamento di Sanremo causa elezioni politiche.

Normali schermaglie, per carità. Almeno finché qualcuno non trascende in accuse gratuite e di gravità inaudita.

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