Fini e Casini di nuovo inseme? A riunire i due in un nuovo centro potrebbe essere Luca Cordero di Montezemolo. I tre, infatti, hanno "lo stesso obiettivo", come dice in un'intervista al Piccolo di Trieste il presidente della Camera.
Quale obiettivo è presto detto: il Monti Bis. "Dipende dalla legge elettorale, ma fino ad un certo punto", precisa Gianfranco Fini, "Nel sistema attuale, è vero, c’è l’obbligo di indicare il candidato presidente. Ma se le forze che lo sostengono raggiungeranno un consenso sufficiente perché il futuro capo dello Stato prenda in considerazione l’ipotesi di affidargli l’incarico, Monti potrà restare a Palazzo Chigi".
"Oggi deve essere ancora la politica dopo le elezioni, col suffragio degli elettori, a richiamare Monti", conferma Pierferdinando Casini, che non crede che ci sia "alternativa all'affidiabilità e credibilità" dell'attuale premier. "Noi lavoriamo perché alle prossime elezioni politiche Monti sia richiamato in servizio permanente ed effettivo dalla politica stessa e sia investito dalla gente della possibilità di continuare a lavorare", ha detto il leader dell'Udc ricordando che il Professore non è un uomo della provvidenza guidato dallo spirito santo, farà gli errori che fanno tutti".
Intanto Montezemolo ha lanciato il suo Manifesto verso la Terza Repubblica. Alla convention hanno partecipato il presidente della Ferrari, il ministro Riccardi e il sindacalista Bonanni. Ma anche molti imprenditori, pronti a scendere in politica per sostenere un nuovo governo. Mancanno, invece, i leader politici, a partire proprio dai centristi Fini e Casini.
Con quest'ultimo, del resto, il leader di Italia Futura ha sempre faticato a trovare un dialogo, nonostante l'appoggio comune a Monti. Del resto, lo stesso Montezemolo ha affermato di non voler chiedere, almeno per ora, la leadership del movimento al Professore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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