Da faro del progressismo a pluri-trombato: questa rischia di essere la parabola di Giuseppe Conte. L'autoproclamato avvocato del popolo continua a sfoggiare il fare dello statista e non perde occasione per celebrare il lavoro svolto a Palazzo Chigi e l'amore della piazza nei suoi confronti. Tornando alla realtà, non sono pochi i problemi del capo politico del Movimento 5 Stelle: l'arrivo di Elly Schlein alla guida del Partito Democratico sembra aver azzoppato la leadership di Giuseppi, come testimoniato dai risultati delle comunali e dagli ultimi sondaggi. E Dagospia rilancia l'ipotesi clamorosa: Chiara Appendino potrebbe raccogliere la sua eredità.
Malcontento nel M5s
Il malcontento è dilagato all'interno del mondo 5 Stelle alla luce dei risultati del primo turno delle comunali. I pentastellati hanno collezionato sconfitte su sconfitte, hanno perso tantissimi consiglieri lasciando così campo libero agli ex alleati del Pd. "Abbiamo sbagliato tutto o quasi", l'ammissione all'interno del Movimento nonostante i pomposi proclami di Conte: tante persone nelle piazze per il suo tour elettorale, ma al seggio nessuno s'è filato il simbolo grillino.
E se il M5s ha sempre fatto fatica a livello territoriale, a livello nazionale non va di certo meglio. Il sondaggio firmato da Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera parla chiaro: pentastellati al 15 per cento, per la prima volta su valori inferiori al risultato ottenuto alle politiche dello scorso anno. “Conte ci manda a sbattere”, “Vuole essere il leader del centrosinistra e si mette di traverso a Elly Schein”, “Non può mettersi contro il Pd, si sta comportando con Elly come Calenda con Renzi”: queste alcune testimonianze del mal di pancia interno.
Grillo pronto a cacciare Conte
Da qui la tentazione Appendino, reduce dall'esperienza da sindaco di Torino e ora parlamentare di spicco del mondo M5s. Saggia e beneamata da tutti - compresi i talk show di La7 - potrebbe essere lei la risposta femminile a Meloni e Schlein. Conte ormai appare superato, la pochette non rappresenta più una novità, così come i video da tiktoker pubblicati sui social. E c'è un altro fattore da non sottovalutare: l'Elevato.
Beppe Grillo è contrario alla linea anti-Pd e si è fatto vedere a Roma per incontrare prima i parlamentari e poi il capo politico della sua creatura. “Una visita incentrata sull’organizzazione”, secondo le solite fonti. Ma in ballo c'è il futuro del giurista, un tempo punto di riferimento dell'accozzaglia giallorossa e oggi con la poltrona da leader traballante.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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