Grillo corteggia i Verdi

Da sempre il Movimento 5 Stelle rifiuta alleanze con altre forze politiche. Eppure per gli europarlamentari questa regola sembra essere meno ferrea che per deputati e senatori grillini. Dopo il corteggiamento al leader dell'Ukip Nigel Farage, ora Beppe Grillo ci prova pure con i Verdi.

L'ex comico ha infatti scritto a Vula Tsetsi, segretario generale del gruppo dei Verdi, per chiederle un incontro "per discutere un’eventuale collaborazione" in Europa, come riporta il blog del M5S in un post intitolato: "Toc toc, c’è qualcuno in casa?". "Il M5S è una libera associazione di cittadini. Non è un partito politico nè si intende che lo diventi in futuro", si legge nella lettera inviata a Tsetsi, "Vuole realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di fuori di legami associativi e partitici, riconoscendo alla totalità dei cittadini il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi. Il M5S aspira a un’Europa dei valori vicina ai cittadini e basata sulla democrazia diretta. Il nostro programma elettorale europeo prevede sette punti ben precisi che i nostri 17 rappresentanti intendono difendere e perseguire durante la prossima legislatura del Parlamento europeo".

Ieri Farage li aveva avvisati: andando con i Verdi, i grillini si troverebbero "agli ordini di una linea di voto che non vogliono". Ma il M5S continua a rivolgere le sue lusinghe verso il partito degli ambientalisti. E anzi Claudio Messora rivela un altro retroscena: da tempo i pentastellati cercano un contatto, ma da parte dei Verdi non c'è mai stata risposta. Da qui la lettera esplicita pubblicata oggi sul blog di Grillo.

"Abbiamo dei dubbi che la sua offerta di dialogo con noi sia una reale richiesta di confronto oppure una

semplice copertura di una decisione ormai presa", replica però Vula Tsetsi, "Siccome sappiamo che l’accordo con Farage è fatto, a noi sembra che questa proposta di Grillo non sia sincera. Chiarisca e ne riparleremo".