Hassan Dibba Al-Grillin

Esportare la democrazia, l'Occidente lo sa bene, non è per nulla facile. Esportare l'odio verso l'Occidente, invece, sì.

L'altra sera, ospite in uno dei tanti talk show dai quali, come telespettatore, esci sempre più confuso di quando ci sei entrato, Alessandro Di Battista, Cinque Stelle e due slogan, si è lanciato in un appassionato quanto fuori luogo j'accuse contro le democrazie occidentali. «Vergognatevi! Perché state in silenzio su Gaza?». L'intemerata ha avuto un successo travolgente nel mondo islamico, trasformandolo in una star dei social e delle tv in tutto il Medio Oriente. Da cui il detto: «Ma come parli, arabo?».

Subito riconvertito in «Hassan Dibba Al-Grillin», Di Battista l'unico fra i Cinque Stelle che è riuscito a sostituire il reddito di cittadinanza con quello televisivo - dopo la felice campagna di Russia e le passioni venezuelane, è diventato un eroe della propaganda terroristica islamica. Partire da Civita Castellana e diventare un idolo di Hamas non è stato facile. Dannoso, ma non facile.

Tutto sommato era meglio se si faceva i due mandati, e poi a casa.

Dài. Poteva andarci peggio. Il commento che andava per la maggiore ieri sui network arabi era: «Finalmente un politico italiano che dice la verità!».

La prossima volta, Dibba, speriamo anche cose intelligenti.