Nella caccia a trovare ovunque il patriarcato ogni tanto capita anche alle paladine del radicalchicchismo più estremo di andare in cortocircuito. È capitato lunedì sera a Chiara Valerio, scrittrice, intellettuale e storica sodale di Michela Murgia che, ospite di Linea Notte su Raitre, di fronte all'evidenza dei numeri prima vaneggia, cade in contraddizione e poi si mette a delirare di colonialismo. I dati sono semplicissimi nella loro ruvidità e - capiamoci - non sminuiscono affatto un fenomeno drammatico e serio come quello dei femminicidi nel nostro Paese, ma lo contestualizzano, lo mettono in scala con quello che succede oltre i confini nazionali.
Dunque: in Germania, Paesi Bassi e Francia ci sono più omicidi di donne da parte di familiari e partner che in Italia. È, anche in quel caso, tutta colpa della cultura patriarcale, machista e in fondo un po' clerico fascista che i gendarmi della morale sinistra denunciano dalle nostre parti? Anche in Paesi - per esempio l'Olanda - ritenuti all'avanguardia sul gender gap e sui diritti civili? Per spiegare questi dati Chiara Valerio si abbandona a una dialettica che fa sembrare cristallino l'eloquio di Elly Schlein: «Olanda, Germania e Francia sono potenze che sono state coloniali e quindi hanno istanze diverse dal patriarcato, istanze coloniali, economiche e religiose come per esempio si vede bene in Francia rispetto ai problemi con il mondo arabo». La supercazzola è servita.
Quindi i femminicidi tedeschi sono colpa del colonialismo? O, più probabilmente, vuol dire che c'è una cultura islamica - diffusa anche nei Paesi occidentali, specialmente in quelli coloniali - che non rispetta i diritti basilari delle donne, altro che patriarcato. E saremmo di fronte al classico caso di un orologio rotto che segna l'ora giusta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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