Inchiesta Maugeri "Daccò pagava i viaggi a Formigoni e fratello"

Giangarlo Grenci, il fiduciario svizzero dell'imprenditore Daccò ai pm: "Lui e il governatore erano in rapporti d'amicizia". Formigoni: "Vogliono denigrare l'amministrazione italiana più forte. Mai ricevuto un euro da nessuno"

Inchiesta Maugeri "Daccò pagava i viaggi a Formigoni e fratello"

"Pierangelo Daccò pagò alcuni viaggi al governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a suo fratello Carlo, ad Anna Martinelli e ad Alberto Perego, stretto collaboratore del presidente".

A dirlo, in base a quanto riportato dal Corriere della Sera, è Giancarlo Grenci, il fiduciario svizzero di Daccò (indagato per associazione a delinquere e in carcere da novembre dopo l'inchiesta sui fondi neri al San Raffaele e per il quale è stato emesso un nuovo ordine di custodia cautelare in merito ai 56 milioni di euro mancanti nei bilanci della Fondazione Maugeri).

Grenci ha raccontato ai magistrati il rapporto "di amicizia" tra Daccò e Formigoni. Amicizia che il governatore lombardo non ha mai negato. Secondo quanto rivelato da Grenci, i viaggi di Formigoni sarebbero stati pagati con una carta di credito intestata al "faccendiere della sanità".

Le ricevute partono nel dicembre 2008, con due biglietti AirFrance Milano-Malpensa, Parigi-Charles De Gaulle da oltre 4mila euro intestati a Formigoni e Perego. 

Grenci ha poi dichiarato che "Daccò e Simone (ex assessore alla Sanità della Regione Lombardia, ndr) ospitavano spesso sulle loro barche Roberto Formigoni. Tale circostanza mi è stata riferita da loro stessi. So che facevano le vacanze insieme, in particolare ricordo alcune vacanze a Saint Martin. Anche questo mi è stato riferito da Daccò".

La risposta di Formigoni è arrivata a stretto giro di posta. "In questo momento di crisi della politica, a livello nazionale, evidentemente c’è chi ha interesse a indebolire e denigrare l’amministrazione italiana più forte", ha detto il governatore lombardo.

Che poi ha aggiunto: "In 17 anni hanno tentato in tutti i modi di screditarmi, politicamente sono stati sconfitti. La magistratura ha sempre tenuto gli occhi aperti, come di dovere".

Secondo Formigoni, "col procedere delle letture che faccio, mi sembra sempre più evidente la vera sostanza della questione: qui è in atto un regolamento di conti fra

privati".

In merito alla frequentazione con Daccò, Formigoni ha precisato: "Lo conosco da 30 anni, non c'è nessun problema, nessuna irregolarità. Non ho mai ricevuto regalie da nessuno, mai un euro da nessuno".

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