L'effetto Cav spinge gli azzurri: Fi al 12%, sale il consenso per Tajani

Tutti i sondaggi in forte crescita per Forza Italia, il ministro degli Esteri indicato come successore alla guida del partito

L'effetto Cav spinge gli azzurri: Fi al 12%, sale il consenso per Tajani
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Per Forza Italia è ancora effetto Berlusconi. A nove giorni della scomparsa del suo fondatore, il partito azzurro continua ad attirare consensi. Se per Euromedia Research Forza Italia si attesta al 9,5%, per Dire-Tecnè raggiunge addirittura il 12%. Fabrizio Masia, invece, in un sondaggio realizzato per Agorà, la posiziona all’8,9%, con un rafforzamento complessivo dell’intero centrodestra. Uno sguardo viene acceso anche su chi guiderà il partito dopo il Cavaliere. Risultato? Il 35% risponde Antonio Tajani, il 20 Giorgia Meloni, poi nell’ordine Matteo Salvini, Matteo Renzi, Maurizio Lupi e Carlo Calenda.
Chi è andato a indagare sull’eredità e il giudizio lasciato da Silvio Berlusconi nella coscienza degli italiani è stato invece Quorum/Youtrend per Skytg24. Un risultato ampiamente positivo con alcune sorprese. In base alla rilevazione, infatti, il 57% degli italiani considera positivamente la figura del fondatore di Forza Italia. Il consenso maggiore che arriva dalla platea di tutti i cittadini-elettori è quello sul «Berlusconi imprenditore», considerato positivamente dall’83% del campione. Sul «Berlusconi politico», prevalgono i giudizi positivi su quelli negativi (48% al 44%). Interessanti i giudizi che arrivano dal Movimento Cinque stelle, con un elettorato che appare meno schierato e barricadero dei propri eletti (che ieri non hanno preso parte alla commemorazione del Cavaliere e si sono trincerati nel silenzio).
Se il 92% degli elettori del centrodestra lo promuove come politico, il 76% di quanti scelgono il centrosinistra lo boccia. Gli elettori pentastellati, invece, lo promuovono nell’85% dei casi come imprenditore, mentre il 52% lo boccia come politico. Un giudizio insomma che si risolve La percentuale di Forza Italia secondo Euromedia Research, per Dire-Tecnè invece è al 12% in una sostanziale parità. Lo stesso sondaggio va poi a indagare sugli umori degli elettori di Forza Italia. La domanda sul possibile erede di Berlusconi vede, dietro a Giorgia Meloni al 24%, Pier Silvio Berlusconi al 20%, con Antonio Tajani all’11%. Segnali e indicazioni di una attenzione comunque crescente per Forza Italia che naturalmente bisognerà valutare e verificare nel tempo, una volta che si sarà esaurita l’onda emotiva, ma che indicano comunque l’esistenza di una domanda politica precisa.
«Forza Italia è solo all'inizio del nuovo percorso politico in linea con ciò che Berlusconi ha fatto e detto in questi trent'anni insieme: abbiamo una grande storia, i valori liberali e garantisti che Berlusconi, primo fra tutti in Italia, ci ha trasmesso, una classe dirigente che ha chiaro come proseguire il suo sogno, che è quello della maggioranza degli italiani», dice Erica Mazzetti, deputata azzurra. «Abbiamo anche un affetto e una stima crescente, come dimostrano i sondaggi: segno che Forza Italia ha fatto, con il suo leader straordinario, qualcosa di importante per l’Italia e che questo progetto deve continuare. Berlusconi ha detto che voleva la cifra tonda: oggi siamo oltre l’11%. Lui ha fatto il miracolo, a noi il compito di dare continuità». «Adesso - aggiunge Mazzetti - è fondamentale allargare e consolidare la nostra base, aprendoci a imprenditori, professionisti, ai lavoratori, a tutte le energie che animano il nostro Paese.

Questo lo si fa con il tesseramento: per essere partecipi dei valori di un movimento popolare e moderato come Forza Italia.
Siamo tutti mobilitati per le iniziative del tesseramento in programma sabato 24 e domenica 25 giugno».

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