Milano - La Cupola che gestiva gli appalti di Expo 2015 perde pezzi. Dopo le ammissioni dell'imprenditore Enrico Maltauro, anche l'ex manager Angelo Paris conferma l'esistenza di un sistema per «pilotare» gli appalti delle grandi opere. In un interrogatorio durato oltre 5 ore, l'ex responsabile di contratti e acquisti della società che organizza l'evento ha ribadito ai pm quanto già detto al gip, aggiungendo nuovi dettagli, tanto che il suo verbale è stato secretato. E, come hanno annunciato gli avvocati, sarà riascoltato presto.
Intanto, dalle carte dell'inchiesta, emergono nuovi elementi sulle grandi manovre della Cupola per agganciare gli appalti milionari di Finmeccanica. «Guarda che la capitale della Finmeccanica in Italia è Genova... Non ti dimenticare... Quando vuoi ti faccio un report di tutte le cose che ci sono a Genova». La telefonata è del 19 aprile scorso. Luigi Grillo, l'ex senatore del Pdl passato all'Ncd - e ora in carcere con l'accusa di fare parte della «cupola degli appalti» - parla a Mauro Moretti, nominato solo pochi giorni fa amministratore delegato del colosso di Stato, dopo aver guidato le Ferrovie. Non una novità, l'interesse per Finmeccanica. Le carte dell'indagine raccontano di un altro tentativo di accaparrarsi le ricche commesse dell'azienda posseduta dal ministero dell'Economia. Già nel settembre 2013, annota la Guardia di finanza, gli arrestati avevano tentato di tirare nella propria rete anche Riccardo Napolitano, all'epoca ad di Finmeccanica Services Group, «al fine di conseguire importanti vantaggi in termini economici visto che» il manager gestiva «appalti per miliardi di euro per conto dell'intero gruppo». Inoltre, scrivono ancora le Fiamme gialle, le intercettazioni telefoniche sull'utenza di Sergio Cattozzo «hanno consentito di accertare che nei giorni 23, 25 e 26» settembre 2013, il politico del Ncd ha avuto «un fitto scambio di contatti telefonici con manager o dipendenti del gruppo Finmeccanica». Agli atti dell'inchiesta c'è anche una conversazione tra Grillo e Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, che su indicazione del politico sarebbe intervenuto per sostenere «la candidatura di Giuseppe Nucci», ex ad di Sogin, «al vertice di Terna». Una nomina, di fatto, saltata, ma che per gli inquirenti entrerebbe nel piano della cupola per controllare le principali stazioni appaltanti italiane.
Ieri, intanto, il gip ha negato gli arresti domiciliari all'ex Dc Gianstefano Frigerio. Sussistono «eccezionali esigenze cautelari», scrive il giudice Fabio Antezza. Frigerio, inoltre, non ha «dimostrato nessuna resipiscenza».
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