Livorno, stadio gremito per l'ultimo saluto a Piermario Morosini

Stadio Picchi di Livorno gremito per l'arrivo della salma di Piermario Morosini, morto sabato durante una partita col Pescara. Il feretro ha fatto tappa nella città per l'ultimo saluto dai suoi tifosi prima di rientrare a Bergamo, città natale di Morosini. "Nella vita hai lottato, in campo l’hai dimostrato, ciao Moro", si legge su uno striscione sulla curva nord. La bara è stata accolta dall'applauso di 8mila persone e dalle note di "A te" di Jovanotti e di "Urlando contro il cielo" di Ligabue.

Continuano, intanto, le indagini per accertare le cause del decesso. Ieri l'autopsia ha ipotizzato la presenza di malformazioni genetiche al cuore, ma la procura di Pescara sta acquisendo le immagini girate nello stadio Adriatico per capire se i soccorsi siano stati adeguati.

L’autopsia in ogni caso avrebbe già fornito diversi elementi utili all’inchiesta. Cristian D’Ovidio, il medico legale che ha effettuato l'esame ha detto: "Non abbiamo riscontrato alcun elemento che induca a pensare a problemi cardiaci di origine genetica, ed escludiamo un aneurisma cerebrale, dal momento che non c’è stata un’emorragia di proporzioni rilevanti".

Nel frattempo anche Bergamo si prepara all'arrivo del carro funebre, previsto per questa sera.

I tifosi dell’Atalanta stanno preparando un corteo che, partendo dalla curva nord dello stadio, scorterà la salma fino alla chiesa di San Gregorio Barbarigo a Monterosso - quartiere dove il calciatore era nato - dove verrà allestita la camera ardente.