Mentana: "La par condicio è una legge stupida"

Il direttore del TgLa7 contro l'Agcom: "È insensato, il telegiornale non è una farmacia"

Enrico Mentana, direttore del Tg di La 7
Enrico Mentana, direttore del Tg di La 7

L'Agcom bacchetta Mentana e il giornalista se la prende con la legge sulla par condicio. "È insensato, il tg non è una farmacia", ha detto il direttore del Tg La7 a cui ieri l'autorità aveva imposto il riequilibrio nella sua trasmissione.

"Per la stupidità della legge e per insipienza dell’Agcom è stata inserita nel computo del tg la conferenza stampa di Renzi sugli 80 euro e non l’analogo tempo dato a Di Maio e Romani in serata con un ascolto superiore", spiega all'Ansa, "Il paradosso è che l’aver trasmesso un avvenimento di interesse pubblico, in edizione straordinaria, ha fatto sballare tutte le nostre percentuali. La decisione dell’Agcom è ridicola e insensata, è come mischiare le pere con le mele. Il tg non è una farmacia, deve poter seguire gli avvenimenti e le informazioni. Il risultato è che una legge, nata in altri tempi per limitare lo spazio per Berlusconi in tv, ora diventa una tagliola che impedisce di fare il proprio mestiere".

Soprattutto se, aggiunge, la conferenza stampa non era in orario di punta: "Hanno visto la diretta della conferenza stampa 297 mila persone, un quinto di quelli che hanno visto il tg e un terzo di quelli che hanno seguito la stessa sera Bersaglio Mobile sempre da me condotto, che ospitava Luigi Di Maio dei Movimento 5 Stelle e Paolo Romani di Forza Italia.
Le due principali opposizioni hanno avuto lo stesso tempo di Renzi, in condizioni di ascolto migliori, ma questo tempo non è stato conteggiato. I dati sono sotto gli occhi di tutti
.

La stupidità della legge è sbalorditiva, anche perchè tutto questo succede 40 giorni prima del voto, non il venerdì prima delle elezioni. Stiamo parlando di programmi giornalistici, non di tribune: se c’è una cosa che fa notizia bisogna darla".

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