No, la lasagna no! Parli di spread, di economica, di tagli, ma almeno Monti ci risparmi la lezione culinaria. Che valga per il futuro ormai - ché già il premier è salito in cattedra a parlare dei 400 tipi di pasta che albergano nella storia della cucina italiana - ma che valga per davvero.
Perché vada per i diagrammi tecnicistici, per le tabelle congiunturali e per la spiegazione della spending review, che già concorrono a complicare un quadro economico poco chiaro e tanto noioso. Ma almeno la lasagna lasciamola lì com'è. E dov'è, cioè nel piatto di una semplice e comune cucina italiana.
Ma Monti, si sa, è uomo dalle mille risorse e dai mille saperi (e sapori?). E figurarsi se davanti alla "affamata" platea dei delegati dei Paesi che parteciperanno all'Expo, il premier non si premurasse di saziare la fame di conoscenza degli astanti.
E così, ecco sciorinata la lezione storiografica-culinaria con tanto di excursus sui 400 tipi di pasta dell’Italia a sottolineare l'"incredibile varietà" di cibi nata dallo "scambio fra popoli" come "elemento che caratterizza la nostra cucina".
Ecco arrivare poi il momento della lasagna, il cui termine - al pronunciarlo - paralizza per un attimo Monti che coglie l'occasione per ribadire con ostentazione la natura del suo esecutivo: "Scusate, il nostro è un governo tecnico... ".
Dopo di che, il premier riesce ad analizzare e disquisire sulla succulenta lasagna, "che esisteva già ai tempi degli antichi romani", ma "furono gli arabi di Sicilia a inventare la pasta secca", pasta che, "fin dall’antichità era condita con burro e parmigiano e solo nell’Ottocento si iniziò a condirla con il pomodoro, idea giunta dalla Spagna, fino ad allora pianta decorativa.
E solo gli emigranti italiani negli Stati Uniti aggiungono la carne al condimento per la pasta, sono i governanti austriaci della Lombardia a convincere i contadini della cultura padana a coltivare mais, patate e riso per affrontare le carestie del 700'". E basta così. Che se qualcuno avesse per caso ancora voglia di mangiarla, questa benedetta lasagna, rischierebbe di perdere l'appetito. O di addormentarsi davanti al piatto.
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