Monti tentato dalla rinuncia. I centristi verso l'impasse: "Rispetteremo le sue scelte"

Il Prof tentato da un passo indietro: "Sto riflettendo". Domani scioglierà le riserve. I centristi in fibrillazione: senza Monti, rischiano di franare. Spunta l'ipotesi Passera

Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini
Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini

"È chiaro che Monti darebbe una grande autorevolezza alla nostra proposta politica, ma noi rispettiamo le scelte del presidente del Consiglio, qualunque esse siano". Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini non si sbilancia, ma le sue parole lascia trasparire un certo rammarico. Nelle concitate ore che hanno portato alle dimissioni di Mario Monti da Palazzo Chgi, i centristi hanno provato a strutturarsi attorno alla figura del Professore. Adesso, però, rischiano di rimanere col cerino in mano e senza il candidato premier.

Non c'è nulla di concreto. Gli occhi sono puntati sulla conferenza di fine anno. Domani, alle ore 11, Monti presenterà l'agenda per gli italiani e scioglierà le riserve sul suo futuro politico. Più si avvicina il momento, più crescono i dubbi del Professore. E la possibilità che possa correre alle prossime elezioni si allontana sempre di più. "Sto riflettendo: non ho detto né un sì né un no", ha detto parlando con i ministri a Palazzo Chigi dopo lo scioglimento delle Camere. Al centro si fa strada l'ipotesi di due liste (una formata da Udc e Fli e una da "Italia futura") con gli attuali ministri ma senza la presenza del Professore. Se così fosse, la "regia" politica rimarrebbe nelle mani di Casini e al patron della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo che prenderebbero come punto di riferimento l’agenda del governo ma senza poter contare sulla sua candidatura a premier. Secondo gli ultimi segnali arrivati ai partiti centristi, Monti sarebbe infatti tentato da un profilo basso in modo da non "impastricciarsi" con la politica. Da Palazzo Chigi, però, invitano alla prudenza: "Tutte le ipotesi sono aperte".

Domani il Professore presenterà il programma per l’Italia, illustrerà le riforme necessarie per il Paese e ufficializzerà la decisione. Quindi, si prenderà altri giorni di riflessione in modo da chiedere una sorta di "fiducia sul manifesto" e capire chi e quanti sottoscriverebbero l'agenda. Solo allora arriverebbe a sciogliere la riserva - quindi, non prima di Natale. Fonti ministeriali continuano a sostenere che il Professore, fortemente tormentato dai dubbi, starebbe ancora valutando come muoversi. Un compromesso potrebbe, appunto, essere quello di una discesa in campo soft benedicendo le due liste centriste e, magari, permettendo che venga speso il suo nome pur restando fuori dalla contesa politica. Eppure c’è ancora chi è convinto che Monti stia prendendo tempo per avere un mandato pieno e agibilità politica e dopo entrare in campo direttamente.

L'incertezza politica e glis cenari politici ancora troppo fumosi a poche settimane dal voto contribuiscono ad alimentare tra gli esponenti la fibrillazione dell’esecutivo. "È un professore, avrebbe difficoltà ad indossare i guantoni del politico ed entrare nel ring", ha spiegato ieri sera un ministro. Senza la presenza "attiva" di Monti, ci sarebbe anche il rischio che nemmeno Montezemolo e Riccardi si candidino e salti, quindi, l’intero progetto "Verso la Terza repubblica". "Noi - sottolineano dal quartier generale dell'Udc - comunque andiamo avanti, puntiamo sull’agenda Monti e su altri punti che aggiungeremo". In ogni caso in via Due Macelli c’è anche chi comincia a tirare un sospiro di sollievo. Il timore è che il premier potrebbe chiedere una scrematura delle liste e chiudere la porta ad alcuni. La stessa preoccupazione ha invaso i "filomontiani" del Pdl che adesso frenano: senza la presenza di Monti anche il progetto "Popolari per l’Europa" rischia di saltare.

Il dato essenziale comunque è che se il Professore rinunciasse a candidarsi, il "blocco" moderato guidato da Casini, Fini e Montezemolo si troverebbe di fatto senza il capo coalizione designato. Anche se, in alcuni ambienti, ha iniziato a circolare il nome di Corrado Passera...

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