Il realismo del governo smonta il libro dei sogni degli eco vandali

Pichetto Fratin riceve gli attivisti di Ultima Generazione per un non facile tentativo di dialogo. Emergono le differenze di approccio: da una parte il pragmatismo del governo, dall'altra un memorandum green che la sinistra porterà in Parlamento

Il realismo del governo smonta il libro dei sogni degli eco vandali
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La realtà da una parte, il velleitario libro dei sogni green dall'altra. Nononstante le abissali distanze sull'approccio alla materia, il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, si è seduto attorno a un tavolo assieme a cinque attivisti di Ultima Generazione per discutere di transizione ecologica, ambiente, clima. E per stigmatizzare gli imbrattamenti degli eco vandali. L'esponente di governo ha incontrato gli ultra-ambientalisti nel pomeriggio odierno per un non facile tentativo di dialogo andato in porto (fra reciprochi scettiscismi di fondo) dopo le aperture del ministro. Alle ore 15, Pichetto Fratin e gli eco-attivisti si sono ritrovati faccia a faccia al Mase; secondo quanto trapela, tuttavia, dal confronto sono ancora una volta emerse significative differenze di metodo e di merito tra le due parti.

Il memorandum "radical green"

Come avevano loro stessi anticipato prima dell'incontro, gli attivisti di Ultima Generazione hanno presentato al ministro un loro piano green che - secondo indiscrezioni di stampa - a settembre dovrebbe confluire in una proposta di legge sostenuta da Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 Stelle e Pd. Nel loro memorandum ambientalista, i manifestanti hanno inserito tutte le istanze ideologiche perorate negli ultimi tempi spesso con modalità discubitili: le accuse di ritardi sul post alluvione in Emilia, la bocciatura del piano Pniec (Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima) del governo, le azioni richieste per il "Fit for 55", il piano Ue sulla transizione verde. E ancora, il ritorno della commissione dell'ex ministro pentastellato Costa per abbattere i sussidi ambientalmente dannosi e l’eliminazione degli sgravi sul gasolio.

Tra gli attivisti presentatisi per l'incontro anche Beatrice Pepe, alla quale però non è stato consentito l'ingresso al Mase perchè destinataria di un foglio di via con l'interdizione di entrare a Roma per un anno per aver partecipato a un blocco stradale. "Il governo ci protegga da quella che non è più solo una crisi climatica, ma sociale. Quello che sta arrivando è un problema sociale economico e lavorativo. Noi portiamo delle proposte, siamo al lavoro con diverse parti dell'opposizione per una proposta di legge che verrà presentata a settembre sull'abolizione dei sad, i sussidi alle aziende fossili. Stiamo lavorando per avere tutta l'opposizione compatta e unita. La proposta è già nelle mani del ministro da ieri e ne parleremo oggi", hanno dichiarato da UItima Generazione, confermando le indiscrezioni sulla proposta di legge sostenuta dalla sinistra.

Il realismo del governo

Da parte sua, il ministro Pichetto Fratin ha risposto offrendo agli eco-attivisti un bagno di realismo e di concretezza. Il tema è infatti articolato e non certo risolvibile attraverso iniziative dettate spesso da un approccio oltranzista all'argomento e da irremovibili convinzioni sull'origine antropica dei cambiamenti climatici. Sulla linea di un pragmatismo a livello istituzionale, lo stesso ministro ha presentato a Bruxelles il maxi piano da 8 miliardi per energia e ambiente, realizzato coi fondi Ue del RepowerEu. Tra i vari provvedimenti, oltre agli incentivi per l'ultilizzo di energie pulite, anche un pacchetto che prevede un percorso pluriennale per razionalizzare ed eliminare i sussidi inefficenti alle fonti fossili. Da una parte, insomma, i fondi stanziati e le azioni concrete avviate dal governo, dall'altra una serie di proposte divisive e un approccio ancora condizionato dal muro contro muro della protesta.

"Basta vandalismi", il monito del ministro

Al riguardo, il ministro Pichetto Fratin ha invitato gli eco-attivisti a desistere dalle loro azioni di imbrattamento in favore del clima, contro le quali il governo era già intervenuto prevedendo maxi-multe per chi insozzava i beni pubblici. In vista dell'incontro odierno, l'esponente forzista aveva motivato le proprie aperture a Ultima Generazione nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che tutela la libertà di pensiero. Allo stesso tempo, aveva però sottolineato come gli eco-attivisti d'assalto "non possono essere portatori della verità, soprattutto se rappresentano le loro idee col metodo della violenza". Oggi, al Mase, l'esponente di governo ha ribadito le proprie posizioni. "Ho detto che accoglievo la loro richiesta di incontro, volevo ascoltare le loro posizioni ma i monumenti non si imbrattano. Sono un patrimonio di tutti, vanno conservati", ha dichiarato Gilberto Pichetto Fratin in un'intervista rilasciata al Tg1 a conclusione dell'incontro con gli eco-attivisti. E ancora: "Non sono d'accordo con determinate forme di manifestazione, anche perché vanno ad imbrattare il patrimonio culturale del nostro paese. Non lo considero un gesto corretto, ed esordisco con l'invito a non fare così. Anche perché, quanti litri d'acqua ci vogliono poi per pulire tutto?".

Sulla disponibilità a incontrare nuovamente i rappresentanti del movimento, il ministro ha chiarito: "A condizione che non continuino a imbrattare il patrimonio artistico nazionale". Ma, a stretto giro, gli ambientalisti d'assalto non hanno escluso di tornare a colpire.

"Non siamo soddisfatti". Lo schiaffo degli eco-attivisti

"Ci siamo sentiti ascoltati ma abbiamo visto un ministro e un governo che sta facendo passi troppo piccoli per la situazione di emergenza e che non sta andando alla velocità necessaria ad arginare questa crisi. Non siamo soddisfatti della velocità con cui il governo sta portando avanti misure insufficienti", ha dichiarato Alessandro Berti, portavoce del movimento Ultima Generazione, dopo l'incontro al Mase. "C'è un'apertura a portare avanti il dialogo a ottobre con un esponente della maggioranza, ma è da definire. Sono stati indicati diversi capigruppo, è stato più volte richiesto il contatto di una persona che ci potesse seguire ma il ministro non ci ha indicato una persona. È un'apertura, ma il governo si sta muovendo troppo lentamente", ha attaccato ancora l'esponente ambientalista, confondendo forse il piano dell'attivismo militante con quello di un'articolata azione politica.

Peraltro, disattendendo i tentativi di avvicinamento del ministro, da Ultima Generazione hanno assicurato che "le azioni andranno avanti finché non ci sono scelte politiche nette". Nulla di diverso da quanto, viste le premesse e le forti riluttanze al dialogo, ci si sarebbe potuti aspettare.

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