Ora Grillo impone ai suoi di spegnere la televisione: "Non andate nei talk show"

Il padre padrone del Movimento 5 Stelle vieta ai suoi candidati di partecipare ai programmi televisivi: "Chi partecipa ai talk show d'ora in poi farà una scelta di campo". Scoppia la polemica sul web

Ora Grillo impone ai suoi di spegnere la televisione: "Non andate nei talk show"

"Chi partecipa ai talk show deve sapere che d'ora in poi farà una scelta di campo". Eccola l'ultimo diktat di Beppe Grillo ai suoi. Un comandamento che il comicosemprepiùpolitico annuncia qualche istante successivo alla partecipazione di Paolo Putti (arrivato terzo nella corsa a sindaco di Genova) a Ballarò.

"Se il MoVimento 5 Stelle avesse scelto la televisione per affermarsi, oggi sarebbe allo zero qualcosa per cento. Partecipare ai talk show fa perdere voti e credibilità non solo ai presenti, ma all’intero MoVimento", scrive in un post datato 8 maggio alle ore 23 Grillo.

Che poi rincara la dose e spiega meglio il suo anatema: "Nei talk show il dibattito avviene con conduttori di lungo corso e con le mummie solidificate dei partiti. C’è l’omologazione con il passato. Che senso ha confrontarsi con Veltroni o con Gasparri in prima serata?".

Insomma, pare che la scelta di Putti - che ha spiegato il programma del Movimento 5 stelle nella trasmissione di Rai3 e che ha dibattuto con Piero Fassino e con il ministro Mario Catania - non sia andata giù al capo del movimento. Ma non tutti la pensano allo stesso modo. Infatti, sul blog di Grillo si è scatenato il dibattito tra pro e contro.

"Caro Beppe , i tuoi passaggi da Santoro nel talk show televisivo Servizio Pubblico a mio avviso ti ha fatto avere consensi espressi in voto ...in modo particolare mi riferisco alla puntata "Uscire dall'euro?"...la tua analisi era perfetta.Generalizzare a mio modesto avviso è sbagliato ..La tv farà avere davvero un boom di voti al M5S . Putti a tenuto testa a Fassino egregiamente....fortissima la battuta ..ma lei parlando così mi sta faccendo avere altri voti !! ripensaci..con grande stima", scrive Sandra.

La pensa alla stessa maniera Norbz, che afferma: "Inacettabili i diktat. Il movimento non è proprietà esclusiva di una persona. Beppe, se una cosa non ti sta bene, fai che sia votata dai meet up, non il contrario. Una testa, un voto. I candidati e gli eletti sopratutto non sono pupazzetti in mano a una persona o a un politburo, ma individui dotati di una testa e di capacità decisionali".

C'è anche chi insinua un complotto: "Volevo informare tutti che i commenti a favore dell'uso della TV (e che hanno ricevuto anche + di 20 voti) sono finiti in fondo alla classifica!!! Misteri del blog!!!", denuncia Gian Lorenzo Molinari di Busalla Genova.

"Io eviterei le gogne mediatiche, grazie", scrive invece Marco.

Insomma, non c'è un pensiero unico e dominante all'interno dei sostenitori del Movimento 5 stelle. Che magari preferirebbero che scelte così drastiche venissero prima discusse democraticamente. Di unico e dominante invece para esserci solo il pensiero di Grillo.

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