Ossessionati da Berlusconi

L'ex premier convocato come testimone nell'inchiesta su Dell’Utri indagato per estorsione proprio nei confronti del Cavaliere

Recidiva. La procura di Palermo non molla e torna alla carica come un panzer. Il nemico numero uno resta pur sempre l'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. E i pm siciliani le stanno provando davvero tutte per invischiare il Cavaliere nei processi per mafia. Oggi sono tornati alla carica convocando nuovamente Berlusconi per sentirlo come testimone nell’ambito dell’inchiesta sul senatore Marcello dell’Utri che risulta indagato per estorsione proprio nei confronti dell’ex premier. La data proposta è per il prossimo 13 agosto.

Quella dei pm sembra una vera e propria ossessione. Non solo per il Cavaliere - certo, l'ex premier è considerato il vero nemico numero uno - ma per tutta la famiglia Berlusconi. Insomma, basta il cognome per fargli venire il sangue al cervello e scattare all'attacco. Non a caso, anche Marina Berlusconi era stata presa di mira nei giorni scorsi. Il 24 luglio la presidente di Finivest era stata sentita, sempre come teste e parte offesa, dai pm palermitani. "Mi hanno esposto alla gogna mediatica", aveva poi raccontato la figlia del Cavaliere. Lo stesso trattamento, i pm di Palermo, vorrebbero riservarlo anche all'ex presidente del Consiglio. L’inchiesta su Dell’Utri parte dagli accertamenti fatti dalla Finanza nell’ambito dell’indagine sulla P3 che, a detta degli inquirenti, avrebbero fatto emergere una serie di prestiti per circa 40 milioni disposti da Berlusconi a favore del parlamentare.

Sulla base del rapporto delle Fiamme Gialle, i pm di Palermo hanno costruito un vero e proprio teorema in base al quale i soldi sarebbero serviti a "comprare" il silenzio di Dell’Utri su presunti rapporti con la mafia.

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