Pisapia alza le tasse ma lo staff del Comune costa 4 milioni in più

Il Gabinetto del sindaco passa da 7 a 11,6 milioni e rispetto allo scorso anno nuove imposte per altri 252

Pisapia alza le tasse  ma lo staff del Comune costa 4 milioni in più

Milano - Domani Giuliano Pisapia (nel tondo) torna in piazza. «Buon compleanno Milano», una festa organizzata da Sel per il sindaco che un anno fa strappò a Letizia Moratti la roccaforte del centrodestra. Il bilancio dodici mesi dopo lo possono fare i milanesi. La giunta arancione ha messo in conto per il 2012 circa 1,2 miliardi di euro di tasse, ben 252,4 milioni in più rispetto a un anno fa. Dall’Imu alla tassa sul turismo che debutterà dai primi di luglio (un euro per ogni stella, nessun hotel è escluso) alla tassa di occupazione del suolo pubblico, una stangata che ha toccato il picco del +1.800% sui traslochi. Ma il sindaco e l’assessore Bruno Tabacci avevano premesso mesi fa che il bilancio 2012 sarebbe stato di lacrime e sangue. Colpa della crisi. «Agiremo su tre leve - spiegavano -, quella fiscale, la vendita del patrimonio e la spending review». Il primo impegno sarà mantenuto, dai 635 milioni di Imu sulla prima e seconda casa ai 265,8 milioni dalla tassa sui rifiuti che lievita dopo una decina di anni. La privatizzazione è partita l’anno scorso con un’asta sul 30% di Sea che è finita anche al centro di un’inchiesta giudiziaria, Pisapia tira dritto e si prepara a vendere un’altro 50% degli aeroporti con gara internazionale (e farà l’80% in poco più di un anno), sta lavorando alla cessione di metà della Galleria ai grandi marchi del lusso. Operazioni finanziarie da 750 e 800 milioni ciascuna. Sommate ai 1,2 miliardi di tasse, hanno cancellato la terza manovra per recuperare risorse. I risparmi sono rinviati al 2013: quest’anno il Comune non taglia ma addirittura aumenta la spesa corrente. Gli assessori hanno tentato per mesi di difendere l’orticello, alla fine ci hanno pure guadagnato. Il Comune spenderà nel 2012 oltre 2,6 miliardi distribuiti tra i settori, 107 milioni in più rispetto alla previsione 2011 (erano 2,5 miliardi) e ben 215,6 milioni in più del consuntivo a fine anno. Una cifra casualmente molto vicina ai 255 milioni di nuove tasse. Chissà che agendo più seriamente sulla spending review non si potesse abbassare di un punto (anche due) l’Imu. «Più spese per dare più servizi», spiegava ieri una nota del Comune. Già. Ma aumenta di 4 milioni pure il budget destinato al Gabinetto del sindaco, che passa in un anno da 7 a 11,6 milioni, le spese per la direzione generale vengono rimpolpate di 3,1 milioni, altri due milioni all’Avvocatura. Il servizio di Presidenza del consiglio passa da 0,9 a 1,4 milioni. E Tabacci? Il suo assessorato quest’anno costerà trenta milioni in più.
Hanno vinto le resistenze degli assessori? «Avreste dovuto sentire le richieste iniziali - si giustifica Tabacci -. Ma invito l’aula a sostenere proposte per la riduzione della spesa, finora non ne ho sentite». I risparmi «sono una bufala», attacca il Pdl Carlo Masseroli.

E anche la capogruppo Pd Carmela Rozza visti i risultati raccoglie la sfida, «nel 2013 la spending review la facciamo in consiglio». Dai documenti spunta un’altra novità. Da quest’anno il Comune potrebbe vendere immobili bypassando le gare. Vento nuovo.

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