Quei retroscena più bile che arrosto

Le speculazioni sul governo sono tante da più parti, ma noi non scriviamo frottole

Quei retroscena più bile che arrosto
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Il sito Dagospia un giorno sì e l'altro pure spara a pallettoni su Giorgia Meloni, assicurando che il suo governo è agli sgoccioli, che fa acqua da tutte le parti, che l'Europa la snobba e che in Ue non conta un tubo. O questo è vero, e allora il Giornale propina frottole ai suoi lettori, o Dagospia dice castronate e ha qualche problema di tipo personale con la premier.
Cordiali saluti.
Piero Casati

Caro Piero,
ho letto anche io su diverse testate commenti che vorrebbero il governo Meloni moribondo e ho anche udito colleghi e opinionisti sostenere che le forze di maggioranza siano pronte a divorziare. Si tratta più che altro di auspici coltivati da coloro che firmano tali articoli e di ardite fantasie rappresentate da sedicenti esperti di aria fritta, la cui attività quotidiana, peraltro remunerata, è quella di sparare corbellerie. La verità è che questo governo è forte e la maggioranza coesa, quantunque non siano mancate, come non mancheranno, posizioni dissonanti, incompatibili, in netto contrasto l'una con l'altra su questo o quel tema. Il che fa parte del gioco democratico, del confronto, del pluralismo. Non bisogna necessariamente essere identici per stare insieme o convergere proprio su tutto. Ciò che davvero conta è la condivisione dei valori essenziali, quelli irrinunciabili, che si traducono in obiettivi da perseguire insieme, in programmi, in proposte. Ciascun partito della maggioranza ha un proprio elettorato di riferimento a cui rimanere fedele e una sua propria storia. Tajani e Salvini ultimamente hanno battibeccato, Forza Italia ha sostenuto von der Leyen, Fratelli d'Italia e Lega, invece, non hanno dato la fiducia, non sposando il programma con il quale Ursula si è presentata in Parlamento per chiedere il voto agli eurodeputati. Qualcuno l'ha presa male. Ma questa divergenza non compromette la comunione di intenti e di principi della coalizione. Sarebbe davvero puerile credere il contrario, sperando in una separazione dei partiti di centrodestra e in una caduta del governo, che ha ricevuto conferma alla ultime elezioni, quelle europee, di godere della piena fiducia degli italiani. Cosa che ha giovato ulteriormente alla sua salute.

Se ne dicono tante e alcune ricostruzioni le trovo persino comiche. C'è, ad esempio, chi ritiene che Forza Italia vorrebbe allearsi con il Partito democratico. Dunque mirare alla crisi di governo, puntare alle elezioni anticipate, per poi stringere una sorta di alleanza che produrrebbe soltanto una perdita cospicua di consenso sia a FI che al Pd. Chi diavolo potrebbe mai concepire una stronzata simile? Persino Tajani, che non è poi così brillante, non compirebbe mai un errore di questo tipo. E tu osserverai che Forza Italia ha già governato di recente con i democratici, erano insieme nel governo Draghi. Hai ragione. Ma, in quel caso, fu il richiamo ad uno stato di grave necessità, ovvero quella di contrastare la pandemia e la conseguente crisi economica, a giustificare un sodalizio contro natura. Specifico: bene fece Giorgia Meloni a rifiutare qualsiasi inciucio.

Insomma, caro Piero, ti rassicuro: noi de il Giornale non scriviamo e non propiniamo frottole.

I retroscenisti nel giornalismo ci sono sempre stati, certo è che adesso la fanno da padroni nei giornali, che dedicano alle loro noiose e inutili elucubrazioni fin troppo spazio, è la loro stagione, forse è anche per questo motivo che i quotidiani perdono lettori. Rassegnati. Ne leggerai ancora di cotte e di crude. Tieni a mente che a volte gli editorialisti vergano collegandosi alla pancia e non al cervello. Sulla pagina si riversa bile.

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