Il racconto del politico nell'interrogatorio del 19 settembre il verbale

RomaÈ la verità «giudiziaria» di Batman riversata a verbale il 19 settembre. Ecco alcuni dei temi «scottanti» affrontati da Fiorito.

DOPPIA/TRIPLA INDENNITÀ «Le ragioni dei bonifici che ho disposto dai c/c intestati al Gruppo dei miei conti devono individuarsi nella scelta del Gruppo di attribuire alla mia persona un'indennità doppia, oltre a quella che già godevo (...). Mi attribuivo mensilmente una quota di 4.190 euro per la carica di consigliere ed 8.380 per le due cariche di presidente di Commissione e di Capogruppo. La scelta della “tripla quota” non è stata deliberata dal Gruppo ma risponde a una prassi, sempre seguita sia nel gruppo del Pdl sia negli altri gruppi».

VACANZE IN SARDEGNA «La vacanza a settembre 2010 era di 10 giorni, poi prorogata presso un secondo albergo di una settima quando mi ha raggiunto la mia fidanzata e la figlia. Gli alberghi erano della stessa catena, mi dissero che avrei potuto saldare il conto alla fine della vacanza. Al momento del pagamento, mi sono reso conto che le mie carte di credito non erano capienti per il conto da 29.000 euro (...). Ho chiesto aiuto a Boschi (suo capo segreteria, ndr) perché procedesse al saldo con bonifico dal c/c intestato al Gruppo. Quando sono tornato non ho pensato a restituire la somma (..) poi restituita dopo quasi un anno» sollecitato da Boschi. «Mia madre mi aveva fatto un regalo di 30.000 euro (...) in contanti, successivamente ho dato la medesima somma a Boschi che l'ha impiegata per le spese del gruppo. Non so spiegare le ragioni per cui mia madre ha pensato di farmi questo regalo in contanti».

CERAMICHE E TESSUTI Quanto «alle spese nei negozi Ceramiche Appia Nuova e Sonnino Tessuti» erano «per l'acquisto di accessori per bagno impiegati nelle sede del partito di Anagni e Frosinone e, per le seconde, per la stoffa per delle tende da apporre nelle medesime sedi».

SOLDI ALLA COMPAGNA DI PAPÀ «Conosco Mireille R.L., francese, ex compagna di mio padre. Dietro mia disposizione, le sono stati effettuati bonifici tratti dal c/c intestato al gruppo consiliare Pdl (...) a fronte di una collaborazione che è consistita nel supporto di segreteria prestato alla mia persona presso i miei uffici del Consiglio e la sede del partito ad Anagni e Frosinone».

LA VILLA AL MAREDopo aver detto che il prezzo della casa al Circeo ammontasse a 600mila euro, Fiorito si corregge: «Il corrispettivo è stato di 800mila euro, di cui 200mila in contanti (...)» provenienti «a quanto mi riferì mio padre - il risarcimento da lui ottenuto per una causa di lavoro alla Brownin Winchester (...). La somma di 300mila euro era conservata nella cassaforte della mia abitazione (...) che ho consegnato alla venditrice M.D» in più volte «in relazione all'avanzamento lavori».

PDL, FRATELLI-COLTELLI «Le accuse dell'onorevole Battistoni a mio carico sui giornali nascono da un clima di lotta politica all'interno del gruppo». Quando «è apparsa la notizia, ho ritenuto opportuno rispondere alle accuse e controbilanciare la mia posizione», segnalando «spese discutibili e collezionando le fotocopie di fatture, presentatemi dai consiglieri» poi girate ai giornali, «ai coordinatori regionali e nazionali del partito e, infine, all'assessore all'Agricoltura Birindelli, denunciata da Battistoni a Viterbo per corruzione. Sapevo che era avversaria politica di Battistoni e per questo motivo le ho inviato, su sua richiesta, copia dei cosiddetti dossier». Poi «sono stato contattato da un giornalista viterbese, Paolo Giallorenzo, mai conosciuto, che mi ha chiesto copia del dossier. L'ho indirizzato alla Birindelli».

I COLLEGHI «FALSARI» Fiorito consegna alcuni documenti al pm e commenta: «Sospetto che alcune delle fatture allegate dai consiglieri per il rimborso siano per operazioni inesistenti o effettuate per importi inferiori su quanto pagato dal gruppo (...)».

I motivi del sospetto? Talvolta «la prestazione è indicata in modo del tutto generico, in altre è assente, in altre ancora le spese sono sproporzionate rispetto alla prestazione resa. Segnalo le fatture Lallaria Srl, Ge.Co, Lazzaroni, Majakowsky, i soldi all'Associazione “Giovani del PPE”, nonché i ristoranti (...) ove il numero dei coperti pagati è superiore alla capienza del locale».

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