Flop del Terzo polo, doppiato pure dalla candidata no-vax

In Friuli Venezia Giulia il Terzo polo sprofonda e rischia di non entrare in consiglio regionale. Exploit inaspettato dell'avvocato Giorgia Tripoli, a guida di una lista che sosteneva le istanze no-vax

Flop del Terzo polo, doppiato pure dalla candidata no-vax

Che tonfo. In Friuli Venezia Giulia, il Terzo polo ha fatto un ruzzolone non da poco. A spoglio ancora in corso, il candidato Alessandro Maran, sostenuto da Azione, Italia Viva e +Europa, risulta infatti sotto la soglia di sbarramento. Superato - anzi doppiato - persino dalla candidata Giorgia Tripoli, avvocato ed esponente della lista "Liberi insieme", che durante la campagna elettorale aveva dato voce alle istanze del popolo no-vax e no green pass. Uno smacco non da poco per Carlo Calenda e Matteo Renzi, che avevano puntato sull'ex senatore di Scelta Civica per contendere la regione a Massimiliano Fedriga (impresa impossibile, visto che il presidente uscente ha centrato la riconferma con oltre il 60% delle preferenze).

A fronte del clamoroso flop registrato alle urne, l'esponente del terzo polo non ha potuto fare altro che alzare bandiera bianca. "La regione non era contendibile, il nostro progetto ha bisogno di tempo", ha osservato a commento dei primi risultati che delineavano una netta vittoria del centrodestra. Ma l'umiliazione più grande per Azione e Italia Viva appare piuttosto il sorpasso inaspettato da parte della colazione guidata dall'avvocato Tripoli. La lista "Insieme Liberi", che raggruppa Italexit, Movimento 3V, Movimento Gilet Arancioni, Alister e Comitato Tutela Salute Pubblica Fvg, è infatti attualmente data al 4,9%, risultato che - se confermato - consentirebbe alla suddetta formazione politica di entrare in consiglio regionale.

"Non siamo un'accozzaglia di movimenti, ma cittadini liberi contro la globalizzazione e il mondialismo che hanno ridotto la gente al precariato", aveva affermato l'avvocato Tripoli alla vigilia del voto. In pochi, probabilmente, si sarebbero aspettati un risultato del genere per la sua lista. E infatti ora quel dato (ancora in via di definizione) sta provocando gongolamenti tra chi sosteneva il progetto della candidata anti-sistema.

"Le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia sono così un laboratorio politico per la nascita del vero terzo polo rispetto alle destre e alle sinistre, il polo dei cittadini e delle famiglie, non degli apparati di partito pompati dai media", ha affermato Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia, che aveva contribuito alla realizzazione della lista "Liberi Insieme".

Al di là dei toni trionfalistici, e rimanendo all'obiettività dei numeri, per il terzo polo il dato registrato è di quelli da

dimenticare. Bocciata dagli elettori, dunque, anche l'alleanza con +Europa che i terzopolisti avevano stretto in Friuli. E ora la formazione di Renzi e Calenda rischia fortemente di rimanere fuori dal consiglio regionale.

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