
Matteo Renzi, nelle sedute che si sono tenute in Senato questa settimana, ha fatto il gradasso e dileggiato persino Licia Ronzulli mentre presiedeva l'Aula. Ma, c'è stato chi ha saputo tenergli testa.
"Signor Presidente, diciamo che dire a Giorgia Meloni che non ha coraggio è come mettere Dracula all'Avis. Presidente, tramite lei mi rivolgo al senatore Renzi, per dire che abbiamo assistito all'unico caso di cesarismo in quest'Aula", ha detto la senatrice Michaela Biancofiore all'inizio del suo intervento in Aula rivolgendosi al presidente Ignazio La Russa. "Posso parlare gentilmente? Non vi distinguete sempre per la vostra poca educazione!", ha detto rivolgendosi ai senatori dell'opposizione. E sul leader di Italia Viva ha detto: "Abbiamo assistito all'unico caso in questo Parlamento di chi replica a sé stesso, cioè il senatore Renzi che ha dato esempio del suo cesarismo". A quel punto è intervenuto La Russa in persona per tacitare il leader di Italia Viva: "Senatore Renzi, di cosa si sta lamentando? Lei - ha detto il presidente del Senato - ha appena parlato ampiamente del Presidente del Consiglio. La senatrice sta parlando di lei; dove è il problema?" e ha lasciato che la senatrice Biancofiore proseguisse il suo discorso incentrato sul fatto che Giorgia Meloni è attualmente l'unico leader lucido d'Europa.
Secondo Biancofiore "per costruire un'Europa forte serve un'Italia forte e al di là dei training autogeni e delle narrazioni fumettistiche alle quali abbiamo appena assistito, dei deliri onirici che si fa il dissociato - per essere moderata - carrozzone delle sinistre, mai si ricorda negli ultimi anni un'Italia così forte di una guida autorevole, supportata dal consenso del suo popolo, come quella di Giorgia Meloni, il cui impatto sulla scena europea e globale è riconosciuto unanimemente". La senatrice, poi, ha attaccato: "Un'evidenza, che piaccia o no al senatore Renzi e quant'altri, certificata persino da quei media stranieri che non ci hanno fatto mai sconti", citando vari giornali stranieri come «Le Figaro», «Politico», «Forbes», «Financial Times» e «The Guardian». E ancora: "Pensiamo viceversa, dunque, al caravanserraglio delle sinistre, quelle del 'ma anche, quelle della nota coerenza dell’'Enrico stai sereno', presidente Renzi, dell’'io sto con De Gasperi e non con la von der Leyen', che casualmente sarebbero nello stesso partito, tanto per dargliene notizia, quelle del 'keep calm and Rearm', del 'sì alla difesa, ma imbracciano i fiori davanti ai cannoni', quelle del 'viva la pace, ma armiamoci fino ai denti e mandiamo i nostri figli al fronte', quelle dell' 'aggressore è Putin, ma lapidiamo Trump che sta facendo ogni sforzo per la pace', che paga il fatto di non essere dell’élite democratica".
Biancofiore, poi parlando della sinistra che ha ripudiato le Tesla e critica Elon Musk "dimenticando che l'Ucraina sopravvive grazie ai satelliti dell'uomo più ricco del mondo, che ha salvato anche gli astronauti dell'ISS rimasti in orbita nove mesi". E ha concluso: "Nel caso fosse stato suo amico, senatore Renzi, lei avrebbe sostituito la statua del David di Donatello a Firenze".
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