La rivoluzione Google: soldi agli internauti che procurano clienti

In tempi di crisi anche un colosso del web può risentire della carenza di clienti. E lanciarsi in una «campagna acquisti» di nuovi utenti davvero originale, che premia con un piccolo incentivo economico chi «presenta» qualcuno. Un po' come succede per le palestre e i centri benessere. Anche se in questo caso i limiti sono molto rigidi. L'idea di usare questa forma di marketing già collaudata in altri settori è venuta a Google che, nonostante l'imminente lancio dei suoi super occhiali intelligenti Google Glass, evidentemente non è ancora soddisfatto della propria quota di mercato, specialmente per quello che riguarda il pianeta dei dispositivi mobili e del cloud. Così, per il momento solo in Canada e negli Stati Uniti, ha ideato un meccanismo per attirare nuovi utilizzatori delle sue app telematiche.
Il sistema è molto semplice: Big G - come viene comunemente chiamato il colosso di Mountain View - premia i suoi utenti che riescono a portare nuovi clienti. Il sistema funziona per chiunque usi già la versione «enterprise» di Google apps for business, ovvero la suite di app web pensate per le aziende: nel momento in cui apre una nuova sottoscrizione, attraverso un url univoco per ogni singolo cliente, questo utente riceve un bonus dal valore di 15 dollari. Il funzionamento è molto semplice: a chi partecipa al programma viene fornito un link personalizzato attraverso il quale i nuovi clienti possono sottoscrivere il servizio indicando a Google chi sia il procacciatore. Questo, una volta fornito il suo codice fiscale e il conto corrente, deve solo aspettare di incassare la somma pattuita. Naturalmente non tutti hanno accesso a questo piano di incentivi: occorre che il nuovo utente portato nel pianeta Google sottoscriva un abbonamento da cinque dollari al mese per accedere a tutti gli strumenti di produttività telematica offerti dalla compagnia californiana - Gmail, Calendario, Docs e il cloud storage di Drive - nella versione enterprise. E non basta, perché per ottenere effettivamente i 15 dollari di bonus promessi da Google (cioè il 15% di quando il colosso guadagna in un anno per ogni utilizzatore) è necessario anche che il nuovo utente - per la precisione i primi cento nuovi utenti che parteciperanno all'iniziativa - paghi una sottoscrizione minima di almeno 120 giorni. Perché l'obiettivo di Big G non è solo trovare nuovi clienti per i suoi servizi a pagamento, ma anche fidelizzarli. Far capire loro che il pacchetto base - quello che normalmente dà accesso ai servizi gratuitamente - è meno comodo e conveniente di quello disponibile per gli abbonati. E al tempo stesso premiare i clienti di vecchia data, che di certo non possono aspirare ad arricchirsi con questo sistema di marketing, ma possono comunque sentirsi incentivati a rimanere nel pianeta Google. Non è la prima volta che il gigante della tecnologia decide di pagare i propri clienti. A febbraio 2012 Google aveva infatti lanciato un programma per premiare chi avesse deciso di rinunciare a un po' della sua privacy. Così era nato il progetto Screenwise: un bonus agli utenti che avessero deciso di condividere tutto ciò che ricercano, visitano, cliccano e linkano su internet.

Il compenso massimo per ciascun internauta era stato fissato in 25 dollari da spendere in buoni Amazon. L'obiettivo era studiare le reali abitudini di consumo e di navigazione degli utenti e migliorare i propri prodotti online e le strategie pubblicitarie. Con buona pace della riservatezza.

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