Alla fine, contro i continui insulti e violenze nei confronti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è intervenuto in modo fermo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, richiamando tutti alle sue responsabilità. "Si assiste a un'intollerabile serie di manifestazioni di violenza: insulti, volgarità di linguaggio, interventi privi di contenuto ma colmi di aggressività verbale, perfino effige bruciate o vilipese, più volte della stessa presidente del Consiglio, alla quale va espressa piena solidarietà", ha detto il capo dello Stato incontrando al Quirinale un gruppo di studenti e rispondendo ad alcune loro domande.
Il presidente della Repubblica ha fatto notare come, in questo modo, "il confronto politico, la contrapposizione delle idee e delle proposte, la competizione, anche elettorale ne risultano mortificate e distorte". Un monito potente da parte della massima autorità del Paese davanti a una deriva inconcepibile da parte delle opposizioni, sia civili che politiche, che da un anno e mezzo a questa parte hanno perso qualunque freno e continuano ad alzare il tiro contro gli esponenti di maggioranza, in particolar modo contro il premier. Proprio nelle scorse ore, Meloni ha sottolineato il silenzio di colei che dovrebbe essere il leader dei partiti di opposizione, Elly Schlein, davanti alle continue intimidazioni nei suoi confronti. Un silenzio sintomo di una totale mancanza di autorevolezza ma anche di una estrema paura di perdere quella cassaforte di voti che proviene dalle aree più estreme della sinistra, che è evidente che lei non sia in grado di gestire.
Ma con questo atteggiamento completamente irrispettoso, nel quale si inserisce anche l'insulto di un presidente di Regione nei confronti del premier, ha proseguito Mattarella, "ne viene travolta la dignità della politica che scompare, soppiantata da manifestazioni che ne rappresentano la negazione. Mi auguro che la politica riaffermi sempre e al più presto la sua autenticità, nelle sue forme migliori". Il richiamo di Mattarella è chiaro e stupisce che si sia reso necessario l'intervento del presidente della Repubblica per un richiamo che è alla base di qualunque democrazia.
Quella stessa democrazia che le opposizioni minano con gli interventi scomposti contro il premier e gli esponenti della maggioranza e che così facendo sono convinti di difendere, perdendo completamente il senso di ciò che è la politica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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