"Soluzione brillante". "No, solo propaganda...". Lo scontro sull'Albania

L'accordo con l'Albania sulla gestione dei migranti continua a dividere la politica. Ecco le opinioni della deputata meloniana Alessia Ambrosi e del piddino Piero De Luca

"Soluzione brillante". "No, solo propaganda...". Lo scontro sull'Albania

L'accordo con l'Albania sulla gestione dei migranti continua a dividere maggioranza e opposizione. Per la rubrica Il bianco e il nero abbiamo raccolto le opinioni della deputata meloniana Alessia Ambrosi e di Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee alla Camera.

Cosa pensa dell’intesa stipulata con l’Albania sui migranti?

Ambrosi: “La trovo molto brillante nell’elaborazione, utile sul piano della concretezza e molto ben condotta nella metodologia, grazie anche al riserbo che si è riusciti a mantenere fino alla sua ufficializzazione. Credo in questa scelta si noti davvero la capacità personale della premier e anche la fantasia di pensare a soluzioni diverse, la capacità di andare oltre quelle che erano visioni troppo sclerotizzate. Questo accordo è una ventata di aria nuova”.

De Luca: "L’accordo con l'Albania è una solo una scorciatoia propagandistica, tanto inefficace e onerosa quanto pericolosa per il rischio di grave violazione di norme europee ed internazionali. Affrontare la gestione delle politiche migratorie con due centri di “trattenimento” in Albania, non si comprende bene in che modo sottoposti alla giurisdizione italiana, è una velleità che sfiora il ridicolo. Il governo vuol mascherare il suo fallimento a livello nazionale ed europeo. Da inizio anno sono arrivati 150mila migranti e non si è visto nessun passo avanti sulla riforma di Dublino, a causa delle resistenze degli alleati sovranisti della Meloni. Ci saranno costi enormi e grandi difficoltà operative. Il tutto per gestire 3000 migranti al mese che in un anno potrebbero giungere a 36000. Si tratta di un fuoco pirotecnico vendere un po’ di fumo all’opinione pubblica. Non è una proposta seria e concreta né utile a risolvere in modo strutturale il fenomeno".

È vero che viola le convenzioni internazionali?

Ambrosi:“Più che di verità parlerei di speranza, nel senso di speranza da parte delle opposizioni che ciò possa essere vero. Di vero per ora c’è solo che l’Unione europea è stata correttamente informata in anticipo e allo stato non risultano obiezioni di sorta. Poi mi è permesso di aggiungere una riflessione? Chi critica, ossia la solita sinistra, ha sottoscritto in passato accordi con la Libia così inumani da essersi attirati una valanga di critiche. Oggi accusare noi per l’accordo con l’Albania senza fare un serio mea culpa su quel che hanno fatto loro è davvero assurdo, un doppio standard insopportabile”.

De Luca: "Quello con l’Albania non è nemmeno un Protocollo la cui natura giuridica appare controversa ma richiederebbe un confronto in Parlamento. Portare dei migranti soccorsi in mare non nel primo porto sicuro ma in un Paese terzo equivale, poi, ad una sorta di respingimento di massa, per il quale l’Italia è già stata condannata nel 2012. La gestione extraterritoriale della procedura di asilo da parte di autorità italiane in Albani pone forti dubbi di costituzionalità rispetto al diritto di asilo e forti rischi di violazione degli obblighi internazionali con particolare attenzione alla Convenzione di Ginevra del 1951 e del suo Protocollo, nonché della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. E ancora: Quali giudici dovrebbero pronunciarsi sul trattenimento dei richiedenti asilo in caso di controversia? Come verrebbe assicurato il diritto alla difesa dei migranti? Si prevedono già una valanga di ricorsi che bloccherebbero tutto il piano. Insomma questo accordo è solo un gran pasticcio".

Veramente l’Albania rischia di diventare una nuova Guantanamo?

Ambrosi: "Barzellette, ci sarebbe davvero da ridere se un livello polemico così miserabile non fosse un serio problema, anzi un dramma per l’opposizione stessa. E direi, tornando alla risposta di prima, che se di effetto Guantanamo si volesse proprio parlare, un’altra sbirciatina al loro accordo con la Libia dovrebbero darla eccome”.

De Luca: " I migranti portati in Albania (tutti uomini maggiorenni) verranno trattenuti fisicamente in attesa della decisione sulla loro eventuale richiesta di asilo o protezione internazionale. E cosa accade se i migranti, al termine del mese di trattenimento, non hanno ancora avuto riscontro rispetto alla loro domanda? La Commissione europea ha ricordato come in Albania, Paese candidato all’adesione in UE, ‘non sono stati compiuti progressi per quanto riguarda gli esami e l'accesso alle procedure di asilo e permangono carenze nelle procedure di rimpatrio’. E ha chiesto al governo albanese di ‘adottare misure concrete per rispondere alle esigenze dei minori non accompagnati e allineare la sua politica dei visti a quella dell'Ue’. Siamo proprio sicuri che la soluzione del governo rispetti la piena tutela dei diritti umani?".

Sarebbe sbagliato se l’aiuto fornito da Edi Rama fosse finalizzato a ottenere l’ingresso dell’Albania nell’Ue?

Ambrosi: “Mi pare che l’Italia, specialmente con il governo Meloni, sia attivamente già impegnata a sostegno degli amici albanesi, un popolo e un governo che hanno le carte in regola oltre che una caparbia volontà di progredire anno dopo anno. Ce la faranno, ce la faremo insieme. Senza do ut des, ma in spirito di cooperazione fraterna. Se poi l’accordo dovesse servire per ulterioriormente rinsaldare i nostri già forti legami, qualcuno saprebbe cortesemente dirmi il problema dov’è?”.

De Luca: "L’Albania è uno dei Paesi che ha conseguito lo status di Paese candidato all’adesione all’Unione europea e l'Ue è il principale fornitore di assistenza finanziaria a Tirana. Nel periodo 2007-2020 l’Albania ha beneficiato di fondi di preadesione da parte dell’UE per 1,35 miliardi di euro. Nell’ambito del Quadro finanziario pluriennale dell’UE 2021-2027, lo strumento di assistenza preadesione (IPA III), prevede uno stanziamento a 14,6 miliardi di euro per tutti i Paesi terzi coinvolti nel processo di adesione all’UE. Per l’Albania sono previste risorse complessive per circa 600 milioni di euro. Questo percorso richede però l'avanzamento su alcuni dossier richiesti, tra cui ovviamente il rispetto dello stato di diritto, del mercato interno e norme in materia di asilo. Non credo che questo accordo abbia alcun impatto nel favorire il processo di adesione".

Quale potrebbe essere un’alternativa a questo accordo?

Ambrosi: “Se l’Unione europea, sul delicatissimo tema dell’immigrazione, avesse fatto per tempo i compiti a casa, di questo accordo probabilmente non ci sarebbe stato nemmeno bisogno. È un accordo, quindi, che almeno in parte finisce per porre rimedio a una storica carenza di attenzione europea del passato nei confronti dell’Italia. Il fatto che l’intesa possa sopperire in parte a un serio accordo che a Bruxelles ancora non c’è, non ci esime, anzi ci sprona ulteriormente a fare in modo che esso possa essere raggiunto quanto prima nell’interesse supremo dell’Italia, Nazione come sappiamo geograficamente esposta in modo particolare a questo tipo di flussi. Siamo impegnati, in questo senso, a continuare nel lavoro in Europa per i nostri interessi”.

De Luca: "È indispensabile adottare una strategia strutturale e non emergenziale, che coinvolga tutti gli Stati europei nella gestione dei flussi migratori in un’ottica di solidarietà ed equa condivisione delle responsabilità comuni. Una revisione del meccanismo del regolamento di Dublino, che ha trovato un muro negli anni da parte delle forze politiche sovraniste e dei governi degli Stati di Visegrad, come Polonia e Ungheria, guarda caso gli stessi alleati alla destra italiana.

Bisogna poi creare una missione europea Mare nostrum di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo e mettere in campo canali legali di ingressi regolari in Europa. Insomma, ci vorrebbe un cambio di passo nelle politiche comuni europee e non estemporanee iniziative puramente propagandistiche come quelle che il Governo propone ancora una volta".

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