Il punto più basso dalle primarie: il sondaggio che stronca la Schlein

Nel Pd è già scattato l'inverno dei consensi: il partito, al 19,3%, è al suo dato peggiore dalla vittoria di Schlein alle primarie. Fdi dieci punti sopra. Il 15 giorni il centrodestra unito cresce

Il punto più basso dalle primarie: il sondaggio che stronca la Schlein
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Non ci sono più le mezze stagioni. L'autunno militante promesso da Elly Schlein si è già trasformato in un rigido inverno dei consensi. Per il Pd, infatti, le percentuali di apprezzamento da parte dei cittadini sono raggelanti: secondo le più recenti stime elaborate da Supermedia YouTrend/Agi, il partito dem ha confermato il suo dato peggiore dalla vittoria della deputata di origini luganesi alle primarie, attestandosi al 19,3% delle preferenze. Esattamente dieci punti sotto Fratelli d'Italia, che invece rimane stabile al 29% dei consensi nonostante i tentativi delle opposizioni di mettere in discussione i risultati del governo.

Il dato registrato dai dem non è certo dei più incoraggianti, considerando tutti gli sforzi del segretario Schlein nella realizzazione di un'alternativa elettorale al centrodestra in vista delle ormai prossime europee. Peraltro, a soffrire è l'intera area progressista, che fatica nel complesso a guadagnare terreno. Anche i Cinque Stelle, infatti, non sembrano messi particolarmente bene: il movimento guidato da Giuseppe Conte ha perso mezzo punto nell'ultima settimana, scendendo sotto il 16% per la prima volta da luglio. Questo significa che la battuta d'arresto del Pd non ha nemmeno giovato alla compagine pentastellata. Verdi e Sinistra si attestano al 3,4%.

Nel centrodestra, diversamente, i riscrontri positivi fanno sorridere tutti i protagonisti d'area. Fratelli d'Italia, come già accennato, rimane stabile al 29% mentre la Lega sale nelle stime di Supermedia YouTrend/Agi al 9.3%, guadagnando mezzo punto in più. In leggera crescita anche Forza Italia, con il 7,4% dei consensi. Nel complesso il centrodestra è cresciuto di quasi un punto in 14 giorni, sospinto anche da un'azione di governo che ha portato a risultati su più fronti: dal campo immigrazione a quello economico, con l'ok dell'Unione europea alle modifiche del Pnrr e il recentissimo sblocco della quarta rata da 16,5 miliardi.

A imporre una riflessione nel centrosinistra è però proprio l'andamento del Pd, che già fa vacillare i piani del Nazareno. All'indomani della propria nomina alla guida della segreteria dem, Elly Schlein aveva infatti chiesto tempo per costruire un nuovo progetto alternativo al centrodestra. Giusto. Peccato però che, a quasi dieci mesi da quel cambiamento di leadership, le percentuali di consenso non attestino alcuna crescita particolare. E anzi, configurino una difficoltà a macinare numeri significativi.

Il dato si riflette anche sull'ipotesi di una grande ammucchiata rossa prospettata da Schlein in vista delle prossime elezioni: a oggi, nemmeno l'alleanza tra tutti i partiti progressisti riuscirebbe a superare le percentuali del centrodestra unito, vicine al 46%.

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