L'apertura delle celebrazioni della Festa della Liberazione è affidata alla deposizione della corona di alloro. Questa mattina il capo dello Stato Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa e il presidente della Camera Lorenzo Fontana si sono recati all'Altare della Patria per rendere omaggio in memoria del Milite Ignoto e dei caduti della Resistenza. Al loro fianco anche Guido Crosetto, ministro della Difesa.
Il presidente della Repubblica ha deposto la corona di alloro per poi fermarsi davanti al monumento per un momento di raccoglimento. Successivamente Mattarella - seguito dalle altre cariche istituzionali - ha salutato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, i massimi vertici militari e le associazioni combattentistiche d'arma. Ieri il capo dello Stato ha invitato a "tener viva la memoria" per non dimenticare "quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà che permisero la liberazione dell'Italia dall'oppressione nazi-fascista".
Meloni: "Noi incompatibili con le nostalgie"
Meloni nella lettera pubblicata sulle colonne del Corriere della Sera ha fatto notare che ormai da anni i partiti che rappresentano la destra in Parlamento "hanno dichiarato la loro incompatibilità con qualsiasi nostalgia del fascismo". L'auspicio del capo del governo è che il 25 aprile possa rappresentare "un momento di ritrovata concordia nazionale" che metta al centro la "celebrazione della nostra ritrovata libertà".
Per il presidente del Consiglio il frutto fondamentale del 25 aprile è stato, ed è ancora oggi, l'affermazione dei valori democratici "che il fascismo aveva conculcato e che ritroviamo scolpiti nella Costituzione repubblicana". Il risultato è stata una "grande democrazia, solida, matura e forte" che ha messo al centro i principi di libertà e democrazia che risultano essere "un patrimonio per tutti".
Mattarella nei luoghi simbolo della Liberazione
In occasione del 78esimo anniversario della Liberazione il presidente Mattarella si è recato a Cuneo per deporre una corona al Monumento della Resistenza. "La Resistenza fu anzitutto rivolta morale di patrioti contro il fascismo per il riscatto nazionale. Alla memoria delle vittime e alle sofferenze degli abitanti, la Repubblica oggi si inchina", ha dichiarato il capo dello Stato.
Nel pomeriggio si trasferirà a Borgo San Dalmazzo (precisamente al Memoriale della deportazione) e poi farà visita al Museo Memo4345. L'ultima tappa sarà a Boves, in Piazza d'Italia, per rendere omaggio al monumento che commemora le vittime dell'eccidio.
Gli impegni di La Russa
Ignazio La Russa, partito alla volta di Praga, ha preso parte alla riunione dei presidenti dei Parlamenti dei Paesi membri dell'Unione europea: "È il giorno nel quale viene ricordata la liberazione dall'occupazione nazista nella Seconda Guerra Mondiale e la sconfitta del fascismo.
La capacità di contrastare ogni forma di regime totalitario potrà venire dall'attuazione di politiche coraggiose". Nel pomeriggio il presidente del Senato deporrà una corona al monumento di Jan Palach e, come ultima tappa della giornata del 25 aprile, visiterà il campo di concentramento di Theresienstadt.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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