Il "guanto di sfida" - come lo ha chiamato Michele Santoro - è stato lanciato giovedì scorso durante Servizio Pubblico. L'arma è stata scelta: un confronto televisivo. Quello che resta da definire è il luogo del duello Travaglio-Grasso.
La prossima puntata del talk show in cui è iniziato il battibecco tra il giornalista e il presidente del Senato è troppo in là, secondo l'ex procuratore antimafia. Soprattutto visto che l'attacco è stato volto a un rappresentante delle istituzioni in un periodo politico delicato. Ma Santoro & Co. hanno tutto l'interesse a portare quello che sarà probabilmente uno dei momenti televisivi più seguiti della settimana nel proprio salotto. Una telenovela che va avanti ormai da troppo tempo e che - tutto a vantaggio di LA7 - non fa che creare quello che in marketing si definisce "hype" (la tecnica di creare attesa prima di un lancio di un prodotto a scopi pubblicitari).
E così, in attesa di vedere i due cavalieri fare dieci passi per poi spararsi l'un l'altro, la schermaglia va avanti sui media. Corrado Formigli ha colto la palla al balzo e ha invitato i due contendenti a PiazzaPulita in onda domani sera. Grasso accetta subito, Travaglio tentenna, poi declina l'invito. E oggi, in un editoriale su ilFattoQuotidiano, rilancia: "Continuo a sperare che il confronto con Grasso si faccia in un luogo concordato da entrambi". Giovedì a Servizio Pubblico o in uno speciale condotto comunque da Santoro, arbitro designato del duello. La fretta di Grasso si spiega "con la speranza di diventare premier".
Ma non solo: volano accuse pesanti anche verso il direttore de La7, Paolo Ruffini: "Si è accordato alle mie spalle con Formigli e con Grasso per bypassare Servizio Pubblico", sostiene Travaglio, secondo cui in questo modo si "delegittima Servizio Pubblico e il suo gruppo trattandolo come un programma inaffidabile".
Piccato Formigli, che replica, punto per punto, dalla sua pagina Facebook: "Non mi sono intromesso", scrive il giornalista spiegando di aver solo offerto il suo salotto "dato che Grasso in diretta ne ha chiesto uno per il confrontoe che io conduco un programma, per giunta alla stessa ora e sulla stessa rete di Servizio pubblico, e prima di giovedì". "Quando una notizia esce da un programma diventa di tutti", aggiunge, sostenendo di non aver invitato il collega tramite sms, ma di aver provato a chiamarlo invano e che non esiste nessun accordo con Ruffini.
E se pensate sia finita, vi sbagliate di grosso: poteva forse mancare la controreplica? "Tutto vero", ribadisce Travaglio, che va all'attacco: "A Piazza Pulita non metterei piede neppure se fossi libero da vincoli: e credo che lui sappia bene il perché. Ho tanti difetti, ma non la smemoratezza, e non dimentico com’è nato Piazza Pulita.
Mentre Santoro e tutti noi, due anni fa, Formigli compreso, ci battevamo contro una proposta indecente di contratto con La7 che prevedeva la censura preventiva della rete e la manleva legale alla rete, lui si proponeva per condurre un talk show il giovedì sera al posto nostro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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