Il Vaticano sconfessa il «teologo» Scalfari

Non è vero che il Papa ha abolito il peccato. Parola di padre Federico Lombardi (foto in alto). La saggezza popolare milanese consiglia a ciascuno, con la massima «ofelèe, fa el to mestèe» («pasticcere, occupati del tuo lavoro»), di concentrarsi sulle materie che conosce meglio. E fa impressione quando a meritarsi il brusco, seppure implicito, rimprovero del proverbio ambrosiano non è, per esempio, un giovane neurochirurgo (o ingegnere o ebanista) che pretenda di insegnare a un idraulico (o poliziotto o controllore di volo) come aggiustare un tubo (o condurre un'indagine o interpretare un segnale radar). Ma un uomo fatto e finito che sa come va il mondo.
E fa impressione, quindi, che Eugenio Scalfari (foto in basso) sia stato platealmente smentito dall'idraulico in questione. Ovvero da padre Lombardi, che di teologia, l'oggetto dell'editoriale di Scalfari pubblicato domenica scorsa da Repubblica, un po' se ne intende. Sicuramente più dell'ex direttore del quotidiano romano, oltre tutto «non credente» dichiarato. Con paternalistica ironia manzoniana, Lombardi ha spiegato che dire che il Papa abbia abolito il peccato «non è pertinente».

«Anzi - ha aggiunto -, chi segue veramente il Papa giorno per giorno sa quante volte egli parli del peccato». Al decano dei giornalisti italiani è toccata pure una lezione di giornalismo. Però da un collega e parigrado. Lombardi è stato direttore di Radio vaticana.

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