La firma rivela l'impronta dell'introiezione del padre che nell'adolescenza è punto fondamentale di riferimento per il giovane. Se nel testo si coglie la personalità dell'individuo, nella firma si accerta il tipo di spinta autoaffermativa nel sociale. Infatti, la mancata realizzazione sociale è dovuta all'assenza di adeguate spinte interiori dovute alla mancanza paterna. La rivalsa a superare il padre, mancato fisicamente o psicologicamente, permette al figlio di manifestare quella forza necessaria per entrare a pieni voti nella realtà e puntare al successo sociale effettivo.
Se è vero che la scrittura è un atto espressivo del nostro Io individuale, la firma è il "marchio di fabbrica" con il quale si presenta la propria immagine, le radici del nostro "casato". E' un sigillo che dà tocco, classe e stile al nostro modo di comportarci nella società. Firmare, nella sua accezione etimologica, vuol dire affermare, confermare, fissare, sigillare il proprio detto o il proprio scritto. La firma, senza un campione dello grafia normale della persona, non dovrebbe mai essere valutata da sola perché ci possono essere grandi differenze tra loro. Lo scritto generale rappresenta ciò che lo scrivente è, mentre la firma rappresenta l'Io ideale, le aspirazioni che mettiamo nella vita sociale, l'immagine che il soggetto desidera proiettare al di fuori di sé.
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