Io stango, tu scappi, egli ride

Il più grande naufragio dopo l’autunno 2008. Così è stata recepita la stangata su yacht e bagnarole varie dagli attori del pianeta nautica: dai costruttori ai posatori di boe. Più che tassa sul lusso trattasi di tassa sull’indotto

Io stango, tu scappi, egli ride

Il più grande naufragio dopo l’autunno 2008. È scoccata La 25ª ora della nautica. Era nell’aria. Il regista Spike Lee potrebbe rivisitare il copione visto che - ironia della sorte - il protagonista di quel film è proprio un tale di nome Monty. Gli altri attori, dai costruttori ai posatori di boe, stanno tentando di capire a chi giovi la stangata su yacht e bagnarole varie. Più che tassa sul lusso trattasi di tassa sull’indotto. E che in ogni caso va ad affamare ancora una volta i poveri cristi. R

Risultato: porti e porticcioli italiani si svuotano (oltre 30mila barche già in fuga). Ci piace riprendere una celebre frase di Ronald Reagan: «È recessione quando il tuo vicino perde il lavoro. È depressione quando tu perdi il tuo lavoro. È ripresa quando Jimmy Carter (nel nostro caso il vampiro di turno) perde il suo». Stanno spianando un intero comparto, mentre ricchi e presunti evasori vanno a spendere i loro soldi altrove. Indisturbati. Altri governi, altre economie, altre filiere ringraziano. Da noi, lungo le coste, si chiude bottega: dai porti ai ristoranti, dalla cambusa agli hotel, dalle boutique al rimessaggio e manutenzione. Vale a dire migliaia di micro imprese in ginocchio. Addio lavoro, sacrifici, investimenti. Di certo Maramaldo teneva cuore più tenero.

È stato un anno durissimo, questo 2011. Tra dolcetti (timida ripresina di inizio anno e provvedimenti legislativi della scorsa estate) e scherzetti (tassa riesumata), siamo punto e a capo. I cantieri, già in difficoltà, rischiano il tracollo. Mentre qualcuno ha già nel cassetto il «piano B» se è vero, com’è vero, che tra internazionalizzazione e delocalizzazione il passo è breve. E la Cina è vicinissima... Elmblematico, a tal proposito, il caso Ferretti. I sondaggi dicono che il 95% circa degli italiani ritiene giusta la stangata. Ma forse nessuno ha spiegato agli italiani - che non hanno ancora l’anello al naso - come la levata di scudi non intenda proteggere ricchi ed evasori, ma più semplicemente il futuro di migliaia di aziende e di oltre 100mila famiglie che sbarcano il lunario con questo lavoro. Lo Stato ha la possibilità di recuperare gettito sia dai ricchi sia - come del resto sta facendo da tempo - dai contribuenti infedeli. Ma anche dagli sprechi, devastanti almeno quanto l’evasione.

Comunque molto più di quanto possa generare questo balzello tanto demagogico quanto macchinoso. Ancora una volta ci siamo fatti del male da soli. Per farla breve: io stango, tu scappi, egli ride (leggi Francia, Croazia e compagnia bella). E tutti gli altri pagano.

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