Era «dormiente» da due secoli il vulcano Eyjafjallajoekull, che in questi giorni sta bloccando l'aviazione civile di tutta Europa. Ecco le principali caratteristiche dell'eruzione.
L'ERA GLACIALE - Eyjafjll, il vulcano sotto il ghiacciaio Eyjafjallajoekull da cui prende spesso il nome, è attivo dall'era glaciale, ma in epoca moderna ha eruttato solo quattro volte. L'ultima registrata risale al dicembre 1821 e durò fino al gennaio 1823. La zona dell'eruzione è circa 120 chilometyri a est della capitale islandese.
L'ERUZIONE - Le prime avvisaglie ci sono state il 20 marzo, con una prima fuoriuscita di lava in una zona priva di ghiacci. Il 13 aprile uno sciame sismico ha preannunciato la vera eruzione, che ha prodotto una frattura di circa 2 chilometri e la fuoriuscita di una grande quantità di ceneri. Il primo getto di ceneri ha raggiunto un'altezza di 11 chilometri, mentre ora sembra stabilizzato intorno ai 4-5. L'ufficio meteorologico islandese ha registrato nuove scosse provenienti dal vulcano: «Ci sono segnali misti - ha affermato il geofisico Einar Kjartansson all'agenzia Reuters - alcuni dicono che l'eruzione sta scemando, altri che sta aumentando».
DIMENSIONI - La potenza dell'eruzione è in realtà abbastanza modesta: secondo Mauro Coltelli, vulcanologo dell'Ingv, è dello stesso ordine di grandezza dell'ultima osservata sull'Etna, e 100 volte minore di quella del Pinatubo, che nel '91 cambiò il clima del pianeta per due anni.
CENERE E GHIACCIO - La particolare posizione del vulcano, sotto un ghiacciaio, ha provocato la grande quantità di cenere che si osserva nei cieli: «L'interazione con il ghiaccio causa il raffreddamento repentino del magma - spiega al sito della Bbc il vulcanologo inglese Matthew Roberts - e quindi la sua frammentazione in piccolissime parti. Queste polveri vengono poi "sparate" verso l'alto dalla gran quantità di vapore acqueo generato dallo scioglimento del ghiaccio».
LA SORELLA MAGGIORE DEL VULCANO - Molto vicino al Eyjafjallajoekull c'è un altro vulcano molto più grande, che preoccupa gli esperti. Si tratta di Katla, sotto il quarto ghiacciaio più grande dell'Islanda, qualche chilometro a est.
«Katla ha due grosse eruzioni per ogni secolo - spiega Reidar Trnnes, vulcanologo norvegese - ma l'ultima è stata nel 1918. Probabilmente questa eruzione e quelle di altri vulcani dell'area ne hanno diminuito la riserva di magma, ma gli scienziati lo tengono comunque sotto stretta osservazione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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